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“Consorzio pesca, dopo un quarto di secolo è ora di voltare pagina”

La ricetta di Pietro Verducci per dare più energia a questo sport. Infatti, domenica 28 maggio i pescatori sono chiamati alle urne per rinnovare le cariche del consiglio di amministrazione.
Pietro Verducci
Pubbliredazionali, Sport

Mi chiamo Pietro Verducci, ho 44 anni e sono pescatore da 30 anni. Mi sono candidato per essere eletto, il prossimo 28 maggio, come rappresentante di comunità nel consiglio di amministrazione della IV Unité des Communes Monte Emilius. Prima di presentare, in sintesi, il mio programma vorrei rivolgere alcune domande ad Antonio Crea, presidente uscente del Consorzio Pesca della Valle d’Aosta.

Caro Antonio, è da un quarto di secolo che sei nell’amministrazione del Consorzio e le cose vanno sempre peggio: i pescatori diminuiscono di anno in anno, i nostri corsi d’acqua ospitano sempre meno pesci e il Consorzio presenta un cospicuo avanzo di bilancio. Come mai?

Sono rimasto, inoltre, basito da alcune tue recenti dichiarazioni: sostieni che i programmi e gli indirizzi che si vogliono mettere in campo vanno costruiti dopo essere stati eletti e non prima. Ma come possono i pescatori scegliere un candidato come rappresentante piuttosto che l’altro senza un programma da confrontare? Inoltre, affermi che il problema dei cormorani non è di competenza del Consorzio così come la gestione dello stabilimento di Morgex perché la proprietà è dell’amministrazione regionale. Se i cormorani non sono di competenza del consorzio qual era il ruolo rappresentato dal Consorzio Pesca al tavolo di lavoro riunitosi in data 26 aprile 2017 a cui hanno partecipato anche l’assessorato e l’I.S.P.R.A. di Bologna? Ultimo punto, se lo stabilimento ittico di Morgex non è di competenza del consorzio, come può – caro Presidente- promuovere il progetto a cui ti riferisci, per l’ampliamento dell’area dello stoccaggio delle trotelle?

A fronte di così poca chiarezza, ho deciso di proporre un programma frutto dei suggerimenti raccolti da tutti coloro che ho incontrato e che hanno condiviso con me il loro punto di vista e alcune preoccupazioni. In sintesi, di seguito le principali proposte emerse:

1- Elezione diretta del presidente da parte dei pescatori. Ogni pescatore ha il diritto, a prescindere dall’Unité di appartenenza, di poter scegliere chi più lo rappresenti a livello regionale. Chi prende più voti è presidente! E’ senz’altro utile che nel Consiglio di amministrazione ci siano cinque rappresentanti di nomina regionale, ma perché devono avere diritto di voto sulla scelta del presidente del Consorzio? E’ necessario inserire, inoltre, un limite di mandato, attualmente infatti, ci si può candidare senza limiti temporali. Due mandati sono più che sufficienti;

2 – Contenimento del sovrappopolamento dei cormorani in collaborazione col Comitato Regionale Caccia e con l’Assessorato Regionale all'Agricoltura e Risorse naturali. I cormorani sono ormai una presenza stabile sul nostro territorio e predano giornalmente consistenti quantitativi di pesce dai nostri corsi d’acqua, almeno 350 gr di pesce al giorno a cormorano; vi è la necessità di attuare politiche di salvaguardia concrete su questo fronte;

3 – Semine anche di trotelle 6/8 cm nei torrenti e nella Dora Baltea. Seminare infatti solo uova e materiale ittico da 2/3 cm in condizioni climatiche difficili con gli argini dei torrenti ghiacciati e/o innevati non è la scelta ottimale. Trotelle di 8 cm avranno sicuramente più strumenti per sopravvivere e più possibilità di divenire adulte;

4 – Reintroduzione del temolo nella Dora Baltea come in passato;

5 – Riqualificazione dello stabilimento ittico di Morgex per renderlo più funzionale ai fini del ripopolamento di tutti i corsi d’acqua;

6 – Rilancio turistico della pesca in Valle d’Aosta, diventare attrattivi per praticanti, appassionati e sportivi con famiglia al seguito darebbe ossigeno alla pesca nella nostra Regione. Altre realtà italiane dimostrano che ciò è possibile!

7 – Posizionare incubatoi di valle nella Dora Baltea e nei torrenti dove la portata d’acqua lo consenta.

Domenica 28 maggio invito i pescatori valdostani ad andare a votare per decidere se continuare a sostenere l’attuale amministrazione oppure votare per cambiare completamente la politica gestionale del Consorzio Pesca ed avere regole più democratiche e rappresentative.

 

Cordialmente

Pietro Verducci
Pescatore e candidato nella
IVª Unité des communes Monte Emilius

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