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Il caldo e la fragilità capillare, qualche rimedio

Un problema che si verifica perché le vene delle gambe, che devono spingere il sangue dal basso verso l’alto con una forza adeguata a contrastare la gravità, perdono tono ed elasticità, causando così il ristagno di sangue nei capillari.
Pubbliredazionali, Società

Uno dei problemi che più frequentemente si presenta con il caldo della stagione estiva, soprattutto nella popolazione femminile, è la fragilità capillare.
Questa si manifesta con la sensazione di gambe pesanti, edema alle caviglie e comparsa di macchie emorragiche più o meno estese.
Tutto ciò si verifica perché le vene delle gambe, che devono spingere il sangue dal basso verso l’alto con una forza adeguata a contrastare la gravità, perdono tono ed elasticità, causando così il ristagno di sangue nei capillari.
Le cause di questo fenomeno possono essere numerose, benigne o patologiche.
In ambito fitoterapico trova largo spazio l’impiego di estratti di piante ricche di sostanze ad azione capillaroprotettiva, vasotonica ed antiinfiammatoria.
Ricordiamo ad esempio le foglie di Vitis Vinifera, ad azione vasocostrittrice e tonificante, il seme di Aesculus Hippocastanum, vasotonico e capillaroprotettivo, le foglie e i rametti di Hamamelis virginiana, vasocostrittori venosi ed antinfiammatori.

Dott.ssa Alessandra Bonagurio
Farmacista

 

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