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Musica e Natura: ai piedi del Monte Bianco torna Vivo Verde

Protagonisti di questa terza edizione saranno Angelo Branduardi, il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, l’interprete internazionale di fischio melodico Elena Somaré e Saturnino. 
Vivo Verde Massimiliano Finazzer Flory ph Giacomo Buzio
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Angelo Branduardi, il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, l’interprete internazionale di fischio melodico Elena Somaré e Saturnino. Sono gli artisti che quest’anno il direttore artistico di Vivo Verde, Massimiliano Finazzer Flory, porterà ai piedi del Monte Bianco, nell’ambito della terza edizione della rassegna.

Vivo Verde anche quest’anno offrirà ai partecipanti l’occasione per camminare ascoltando i suoni della terra, lasciandosi trascinare dalla potenza evocativa della musica – in particolare classica, pop e jazz – e della cultura.

Quattro gli appuntamenti  – 23 e 31 luglio e il 6 e 28 agosto – che avranno come sfondo le incantevoli baite della Val Ferret, la Val Veny e il parco Abbé Henry.

Si inizia il 23 luglio in Località Pra Sec in Val Ferret, presso Les Maisons de Judith con Angelo Branduardi.

L’artista presenterà il libro “Confessioni di un malandrino” ed. Baldini e Castoldi.
Nonostante moltissimi vedano in lui solo il menestrello di Alla fiera dell’est, Angelo Branduardi è un caso unico nella storia della musica italiana. Un musicista che nella sua carriera ha esplorato in lungo e in largo i vasti territori del suono, navigando tra le culture, tra sacro e profano, e che – prediligendo per sé la definizione di trovatore – ha fatto sì che ogni suo brano fosse un piccolo giro del mondo, per la quantità̀ di spunti e strumenti introdotti. È, inoltre, un cantore di alta spiritualità̀ e un grandissimo divulgatore di cultura: ha narrato le gesta di san Francesco e musicato poesie di Sergej Esenin e William Butler Yeats, ha scritto colonne sonore per il cinema e sperimentato con l’elettronica, ha raccontato favole e leggende di tutto il mondo. Con la sua voce e il suo violino, insomma, ha trasportato gli ascoltatori verso altre realtà. E lo testimoniano i suoi successi – basti ricordare La pulce d’acqua, Cogli la prima mela, Vanità di vanità, Si può̀ fare e molti altri – e i suoi concerti sempre sold out.

Allo scoccare dei settant’anni, Angelo ha deciso di svelarsi per la prima volta in questa autobiografia, che è il racconto autentico che il critico musicale Fabio Zuffanti ha provveduto a raccogliere ed elaborare. Dall’infanzia trascorsa a Genova alla scoperta della passione per la musica, dai tour in giro per l’Europa alle ispirazioni che stanno dietro alle sue creazioni, la famiglia, i concerti, gli incontri, i grandi successi, le scelte giuste e quelle sbagliate, la luce e il buio del suo essere uomo prima che artista: una testimonianza preziosa che ogni appassionato di musica non dovrebbe mancare di leggere.

 

Il 31 luglio ci si sposta al Bosco del Peuterey in Val Vény con il Coro degli Amici del Loggione del Teatro della Scala che si esibirà nel  “Concerto nel verde: alberi, foreste, presenze”.

Nato nel 1982 per iniziativa di alcuni soci che desideravano poter vivere l’esperienza musicale in prima persona cimentandosi con un repertorio soprattutto operistico.

Nel corso degli anni, il Coro ha perfezionato un lungo percorso, non solo in ambito lirico e sacro, ma con incursioni nell’operetta,  nel  gospel e nella canzone popolare,  esibendosi  nell’Auditorium dell’Associazione ed in sedi esterne,  in Italia e all’estero,  per finalità benefiche.

Ha svolto diverse attività in favore, fra gli altri, di Mission Bambini, LILT-Lega Italiana contro i Tumori, Lions, GILS, Rotary, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Emergency, Fondo DMD, CIAI.

Fra le iniziative che hanno un particolare significato, segnaliamo i concerti che il Coro negli anni, in occasione del Natale, ha offerto all’Istituto Tumori di Milano e alle giornate Theleton.

Attualmente il Coro è composto di 80 elementi, esclusivamente Soci.

Il 6 agosto al  Pré de Pascal spazio a Elena Somaré, artista multimediale, una delle rarissime e più note interpreti, sul piano internazionale, nel campo della musica per fischio.

Somaré ha portato questo particolare strumento ai più alti livelli interpretativi, liberandolo dal pregiudizio che lo confinava alla pura esibizione virtuosistica. Si è esibita in molti teatri e luoghi prestigiosi in tutto il mondo. Nel maggio 2016 esce il suo primo disco “Incanto”. Nel luglio 2016, è protagonista con Iaia Forte dello spettacolo “Volario” al Festival del Due Mondi a Spoleto. Nel 2017 oltre molti concerti in tutta Italia presenta “Incanto” alla residenza della Ambasciata d’Italia a Seoul, e al “Tribowl Jazz Festival” di Incheon (Corea del Sud). Il 20 aprile 2018 esce il suo secondo disco “Aliento”. Il 14 maggio 2018 “Aliento” viene presentato alla New York University NYU auditorium della Casa Italiana. Il 10 Ottobre è a Vienna nei saloni di Palais Metternich dell’Ambasciata d’Italia.

Sempre nel 2018 presta la sua particolarissima “voce”” ai due film evento della stagione italiana : “Loro” di Paolo Sorrentino e “Euforia” di Valeria Golino in concorso a Cannes. Nel maggio 2019 suona all’auditorium della Università Sorbonne di Abu Dhabi in rappresentanza della Unione Europea, in occasione dell ‘Europe Day. Nel 2021 presta la sua voce alla colonna sonora del film “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati e al film “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.

Sempre nel 2021 esce il suo terzo disco “Respiro” e il manuale di fischio “L’arte del Fischio”.

Il 28 agosto alle ore 16.30 nel parco Abbé Henry incontro “Quando i suoni sono sogni” con Saturnino, bassista di Jovanotti dal 1991.

Con Jovanotti ha scritto molti brani, tra i quali: Coraggio, Bruto, Benvenuti nella giungla, Ragazzo fortunato, Io no, Serenata Rap, Attaccami la spina, Soleluna, Per te, Salvami, Penso positivo, L’ombelico del mondo, Mezzogiorno, Safari, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, Sabato, Gli immortali, Baciami ancora, colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino vincitrice del David di Donatello come miglior canzone originale, e molti altri.

Nel 1995 esordisce come solista pubblicando l’album Testa di basso, nel quale suona, oltre al basso, chitarra e batteria. Negli anni successivi pubblica altri due album solisti, Zelig e Clima, e un album dal vivo, SaTournino. Nel 1997 ha prodotto per l’etichetta Soleluna l’opera prima di Giovanni Allevi 13 dita. Nel 1998, inoltre, ha partecipato come attore al “film” degli 883, Jolly Blu, in veste del talent scout che scopre Max Pezzali. Nel 1999 ha collaborato alla realizzazione del brano Il mio nome è mai più, con Jovanotti, Ligabue e Piero Pelù.

Nel corso degli anni ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali Franco Battiato, suonando nel suo album L’imboscata, Mietta, per l’album sperimentale e innovativo Daniela è felice, e poi per Gigi Cifarelli, Michael “Patches” Stewart, Pino Daniele, Luca Carboni, 883, Max Pezzali, Zero Assoluto, Pippo Pollina, Stylophonic, Roy Paci & Aretuska.

Nel 2013 conduce su LA7 il programma televisivo Guerrieri. Nel 2015 viene pubblicata la sua prima autobiografia, curata da Massimo Poggini e intitolata Testa di basso, come il suo primo album da solista. Nello stesso anno scrive insieme ad Emis Killa una canzone dedicata alla squadra di calcio del Milan, intitolata #Rossoneri.

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