A inizio 2025 la gara per l’ampliamento ad est dell’ospedale Parini di Aosta

Lunedì la giunta regionale ha approvato la variante al progetto del quarto lotto della terza fase dell'intervento. Costo 178,5 milioni di euro. A inizio anno è attesa l'indizione della gara per l'affidamento dei lavori.
ampliamento ospedale Parini
Sanità

È ancora sulla carta, ma pronto per diventare realtà. Lunedì scorso, la giunta regionale ha dato una valutazione positiva alla variante del progetto esecutivo del quarto lotto della fase tre dell’ampliamento ad est dell’ospedale regionale Umberto Parini di Aosta, che dà il via alla costruzione dell’ospedale per acuti di fronte all’attuale e dell’ingresso della nuova struttura su viale Ginevra. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 178,5 milioni di euro, (Iva e oneri compresi) già finanziati con risorse regionali e statali, mentre è attesa nei primi mesi del 2025, da parte della Siv srl, la società in house della Regione che si occupa dell’opera, l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori. A spiegarlo, in Consiglio Valle, è l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, intervenuto durante la discussione di una mozione proposta da Erika Guichardaz, capogruppo del Progetto Civico Progressista, rinviata da alcune sedute, che voleva impegnare l’assessore a tornare in quinta commissione consiliare, dopo l’audizione dello scorso 10 aprile, per alcuni chiarimenti sul progetto.

”Con l’approvazione della variante del progetto esecutivo chiudiamo di fatto la terza fase progettuale – dice Marzi – che va a realizzare quello che nell’immaginario di ogni valdostano è il nuovo ospedale regionale”. Per l’assessore, l’opera riveste “un elemento centrale nell’azione di riorganizzazione complessiva della sanità”. E aggiunge: “Non abbiamo finito, ci saranno una gara, un cantiere, le fasi successive da analizzare e concludere, ma ad oggi siamo comportati con buon senso, lavorando duro e seriamente. Abbiamo portato a casa la chiusura della fase tre in tre anni e mezzo”.

Nel dettaglio, gli interventi previsti dal quarto lotto della fase tre riguardano la costruzione dell’ospedale per acuti (corpo K), che sorgerà nell’area ad est dell’attuale. Vi troveranno posto il Pronto soccorso, le terapie intensive, le aree di degenza e le sale operatorie. A ciò si aggiunge la realizzazione dell’Hospital street (corpo L), il futuro ingresso del nuovo ospedale, che farà collegamento tra la struttura esistente e l’ospedale per acuti, e l’estensione del parcheggio interrato “Parini” (corpo P).

Nella delibera, approvata lunedì scorso dalla giunta regionale, si legge che la variante progettuale è aggiornata rispetto alla progettazione riportata nei precedenti provvedimenti. Nel dettaglio, riguardo all’ospedale per acuti, sono stati ripristinati l’ultimo piano delle degenze, i corrispondenti posti letto e l’elisuperficie, mentre sono stati riorganizzati i piani interrati e seminterrati per salvaguardare gli spazi che ospitano il grande cerchio di cippi lapidei dell’Età del Ferro, rivenuto durante lo scavo. È stata prevista un passerella pedonale nell’area archeologica che collega l’Hospital street e il parcheggio interrato, la cui pianta è  stata modificata in funzione del tumulo del condottiero celtico, anch’esso risalente all’Età del Ferro.

“Una volta realizzato, nel nuovo ospedale per pazienti acuti potranno esservi trasferite le attività  e le funzioni svolte nell’attuale Parini, liberando quindi l’attuale ospedale e consentendo di avviare le ristrutturazioni delle fasi successive”, dice l’assessore che – proponendo di ritirare la mozione, poi respinta – aggiunge: “Ad oggi, e fino alla pubblicazione del relativo bando di gara, così come previsto anche dal Codice degli appalti, non è possibile divulgare ulteriore materiale, trattandosi di documenti riservati che formeranno parte integrante degli elaborati d’appalto dei lavori”. Nel dibattito, la consigliera Guichardaz del Pcp sottolinea la “continua chiusura” dell’assessore, definendo l’opera  “di estrema necessità” ma, allo stesso tempo, “il più grande flop di questa maggioranza”.

2 risposte

  1. A quest’ora, un nuovo ospedale alle porte di Aosta sarebbe già stato completato e sarebbe anche costato di meno.

    1. E stramente un certo consigliere passato al centrodestra diceva nel 2020 che in 5 anni l’ampliamento era fatto senza problemi: forse intendeva 5 anni per far partire i lavori. Mi sa che pensare che il completamento dell’intero progetto del nuovo Ospedale (ristrutturazione Parini compresa) venga fatto entro il 2030 è pia illusione se fanno così lentamente l’iter di avvio lavori: già non sanno quanto costerà veramente tutto il progetto, figuriamoci se nel 2025 facciano partire l’iter per le fasi successive all’ampliamento.

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