Chirurgia robotica, al Parini primo intervento di asportazione di 2 tumori da un paziente

A seguito di una sessione operatoria tra le prime in Italia della durata di 8 ore, l’ottantenne è stato monitorato attraverso un percorso di follow-up e le sue condizioni attuali paiono essere buone.
Intervento chirurgia robotica
Sanità

L’Ospedale Umberto Parini di Aosta compie grandi passi avanti sulla strada della chirurgia robotica. Grazie al più recente modello del robot “Da Vinci”, presente nel nosocomio sin dal 2003 grazie alla lungimiranza dell’allora primario del reparto di Chirurgia Umberto Parini, 8 settimane fa un paziente oncologico ottantenne è stato sottoposto a un intervento “in combinata” per l’asportazione di due tumori. Portata a termine per la prima volta in Valle d’Aosta in ben 8 ore dalle équipe di Chirurgia generale e di Urologia, l’innovativa procedura con tecnica laparoscopica robot-assistita è stata utilizzata per l’amputazione del retto e la prostectomia radicale del malato.

“Abbiamo eseguito con successo la prima procedura chirurgica di questo tipo utilizzando una strumentazione innovativa con la quale operiamo da anni – spiega il dottor Paolo Millo, direttore della struttura complessa di Chirurgia generale, notando come siano a oggi pochissimi gli interventi di tale tipologia sinora effettuati tanto in Italia quanto all’estero -. La complessità risiedeva nella necessità di programmare con minuzia ogni passaggio, incastrandosi perfettamente nella guida del robot, una sorta di concerto a quattro mani dove ritmo e coordinazione sono risultati essenziali”.

Intervento chirurgia robotica
L’intervento di chirurgia robotica all’Ospedale Umberto Parini

Attraverso la strumentazione robotica, i chirurghi sono in grado di operare dalla consolle controllando e comandando i bracci a distanza tramite uno speciale visore ottico in 3D collegato a una apposita telecamera; le articolazioni multiple, peraltro, consentono loro manovre irrealizzabili con il solo polso umano riuscendo ad azzerare anche le vibrazioni.

Come osservato dal direttore della struttura complessa di Urologia Emanuele Castelli, “L’accurata pianificazione preoperatoria dei diversi tempi chirurgici e gli indubbi vantaggi offerti dalla tecnologia robotica ci hanno consentito di trattare in modo mini invasivo e in una unica seduta le due differenti patologie tumorali da cui il paziente era affetto”.

L’uomo, colpito da un tumore maligno al retto e da un tumore maligno alla prostata, è stato in seguito monitorato attraverso un percorso di follow-up e le sue condizioni attuali paiono essere buone.

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