“Un progetto preliminare esiste con la relativa copertura finanziaria nel bilancio regionale” e ancora “tutte le fasi sono necessarie”. Arriva in Consiglio regionale la risposta dell’Assessore regionale alla Sanità alle polemiche e accuse sul progetto di ampliamento dell’Ospedale Parini di Aosta.
Carlo Marzi cita una delibera di Giunta regionale del 2012 di approvazione dello schema di intesa tra la Regione e il comune di Aosta, nonché la progettazione preliminare relativa a tutto il complesso del nuovo Ospedale Parini,
”quindi alle fasi 3, 4 e 5″. Le cifre previste all’epoca, poi ribadite in una successiva delibera del 2013 di approvazione del programma pluriennale di attività e di spesa dell’allora società Coup (Nda creata ad hoc per i lavori sull’ospedale), ammontavano a 150.634.000 euro “comprensivo dei 15 milioni di euro, per l’estensione del programma alla 5° fase”.
“Tutto il nuovo Ospedale è sempre stato valutato nel suo complesso allora e oggi” ha scandito l’Assessore Carlo Marzi.
L’altra delibera chiave del progetto di ampliamento del Parini è la 1180 del 2021, che a seguito del dibattito in Consiglio regionale e dell’approvazione di una risoluzione, dà mandato a Siv, la società nella quale è confluita l’allora Coup, a procedere con la variante del progetto esecutivo dell’ala est dell’Ospedale regionale per adeguarla alla salvaguardia e alla valorizzazione dei ritrovamenti archeologici e al progetto delle fasi 4 e 5, che interessano il polo materno-infantile, la psichiatria e altri servizi.
“Il completamento della fase 3 (Nda l’ampliamento del presidio unico ospedaliero) e la variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 trovano copertura finanziaria complessiva nel bilancio regionale” ha ribadito l’Assessore. “Tale autorizzazione complessiva è stata approvata con specifiche leggi regionali e, nel tempo, ha subito diverse rimodulazioni, sempre disposte con leggi regionali”.
La revisione, in corso, del progetto di fattibilità tecnica ed economica (ex progetto preliminare) delle fasi 4 e 5, “ha come obiettivo di trovare le soluzioni tecniche più adeguate a procedere anche con le fasi 4 e 5 per completare tutto il nuovo complesso del nuovo Parini”. Queste ultime fasi per l’Assessore sono necessarie per “completare la riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari nell’ambito dell’Unico complesso ospedaliero Parini e per realizzare il Piano di unificazione dei servizi per acuti. Con tali fasi troveranno collocazione definitiva i servizi del materno infantile e della psichiatria nonché i relativi servizi complementari, quali day-hospital, servizi ambulatoriali e laboratori diversi, ovverosia quei servizi a minore intensità assistenziale”.
Parole che non hanno però convinto Stefano Aggravi. “Un’analisi costi e benefici doveva considerare tutti gli scenari, anche la realizzazione di una nuova struttura fuori dai sedimi oggi considerati, altrimenti è parziale” ha sottolineato il capogruppo di RV. “Dal 2012 ho provato a ricostruire gli stanziamenti, ma oltre al mal di testa, viene la disperazione. Le rimodulazioni fanno perdere il senso delle cifre oggetto del contendere”.