Parlare di diritti e doveri per riavvicinare i cittadini alla sanità valdostana. Sotto il nome di “Conosci i tuoi diritti?”, la Cgil e la Federconsumatori propongono quattro incontri con degli esperti e degli specialisti del settore. Il primo appuntamento si terrà venerdì 25 ottobre, dalle 16, ad Aosta, nel salone della Cgil di via Lino Binel. Si parlerà di di diritto alla salute e di diritti del paziente. Seguiranno gli appuntamenti sulla prevenzione e la salute, il 22 novembre, sui diritti delle donne, il 13 dicembre, e sui percorsi di sostegno e di assistenza, tra cui l’invalidità e la legge 104, il 24 gennaio.
“Vogliamo ricreare un clima di fiducia tra il cittadino che può diventare paziente e l’operatore sanitario e viceversa – spiega Igor De Belli, segretario della Funzione pubblica della Cgil -. Questo rapporto ha avuto una cesura dalla pandemia in poi”. Tra le motivazioni, De Belli cita la carenza di personale sanitario, problema sentito a livello nazionale, dovuto anche al calo degli iscritti all’università. In Valle d’Aosta, “si stanno cercando di fare tutti i concorsi necessari” ma “purtroppo i professionisti tendono ad andare in altri paesi, come la vicina Svizzera e la Francia. Il sistema sanitario è anche diventato culturalmente meno attrattivo per i giovani”. E aggiunge: “Vogliamo ritrovarci in una situazione in cui il cittadino anche in caso di difficoltà nell’accesso alla prestazione ospedaliera non debba più uscirsene con il malcontento rispetto a un ritardo o ritrovarsi davanti del personale demotivato rispetto alla situazione contestuale del nostro paese”.
“Se il malato non si fida di chi lo cura scatta un meccanismo drammatico – dice Bruno Albertinelli, della Federconsumatori -. Vogliamo ricostruire un percorso di fiducia e spiegare che non sempre la denuncia civile o penale risolve problema, così come non bisogna correre dietro alle promesse delle tante associazioni che stanno nascendo. Nel 99% dei casi questi percorsi non sono necessari”.
Per Domenico Falcomatà, segretario del sindacato dei pensionati della Cgil, gli incontri puntano “a dare consapevolezza ai cittadini e in particolare a quelli più fragili rispetto a ciò che possono pretendere dal servizio sanitario pubblico. Le persone si rivolgono sempre di più al privato e molte non si curano. Questo spiega perché in Valle d’Aosta l’aspettativa di vita, in questi ultimi anni si è abbassata: abbiamo un anno e mezzo in meno rispetto a Trento e un anno rispetto a Bolzano”. Per questo, gli incontri puntano a “far capire quali sono i propri diritti e come esercitarli al meglio”.