È stato ricostituito il Comitato scientifico della Fondazione oncologica valdostana

A farne parte sono il presidente Mauro Occhi (direttore sanitario Usl), Marina Schena (direttrice della Struttura di Oncologia dell’Azienda sanitaria) e Fabio Ciceri (direttore del Comprehensive Cancer Center, IRCCS Ospedale San Raffaele).
La presentazione del nuovo Comitato scientifico della Fondazione oncologica valfostana
Sanità

È stato ricostituito, nei giorni scorsi e presentato ieri – martedì 26 marzo – il Comitato scientifico della Fondazione oncologica valdostana, attraverso una delibera del suo Consiglio di amministrazione.

A farne parte sono il presidente Mauro Occhi (direttore sanitario Usl), Marina Schena (direttrice della Struttura di Oncologia dell’Azienda sanitaria) e Fabio Ciceri (direttore del Comprehensive Cancer Center, IRCCS Ospedale San Raffaele). Il cda della Fondazione, invece, è composto dalla presidente Nora Maria MartinetAndré Lanièce e Federico Vietti.

“Questo Comitato scientifico vuole essere un momento di rilancio – ha detto l’assessore alla Sanità Carlo Marzi –, e al contempo rende evidente la collaborazione tra la Regione ed i soggetti qualificati esterni, così come la necessità che la Fondazione diventi un ‘ponte levatoiotra la sanità valdostana e l’esterno”.

“È collaborazione su cui lavoriamo da tempo – ha aggiunto –, continuando a creare ‘reti’. In questo momento il Sistema sanitario tutto, e anche quello valdostano, vive un momento di difficoltà a livello di numeri. Una realtà come la nostra deve mettersi al centro di azione di collaborazione e legami professionali e scientifici”.

“Come direttore dell’Azienda sanitaria regionale sono chiamato a fare dacollantetra l’anima scientifica e l’anima assistenziale di questa iniziativa – ha spiegato invece Occhi –. Negli ultimi 30-40 anni l’Oncologia ha innovato molto sia nei modelli assistenziali, sia a livello di partnership. Da quando ha avuto gli strumenti non solo per curare, ma anche per guarire, ha messo in campo abilità organizzative e un approccio multidisciplinare ai problemi. Questo tipo di innovatività viene celebrato anche oggi. Come Comitato scientifico della Fondazione raccogliamo il testimone da una ottima stagione precedente con l’obiettivo, ambizioso, di fare ancora di più”.

La direttrice dell’Oncologia Schena approfondisce un altro obiettivo del Comitato: “La mia proposta di indirizzo è duplice: da un lato avere alcuni focus mirati sulla ricerca – ha detto –, dall’altro, iniziative e attività più immediatamente fruibili dalla comunità valdostana, ad esempio interventi di formazioni destinati ai ragazzi e alle famiglie. Nel settore della ricerca, che resta l’obiettivo principale della Fondazione, immagino un impulso alla ricerca in campo genomico possibilmente in sinergia con il progetto già esistente in Valle d’Aosta, che quest’anno arriva a scadenza, ma anche e soprattutto ad un rilancio di ricerche di tipo clinico all’interno dell’Azienda, ad esempio sull’utilizzo della biopsia liquida nella diagnosi e nel follow up di alcune neoplasie”,

“Desidero contribuire alla mission della Fondazione oncologica valdostana seguendo l’esperienza maturata nel mio istituto che ha fatto della ricerca un elemento fondante della propria identità – ha aggiunto invece Ciceri –. Fare ricerca è un modo di essere, significa sapersi fare delle domande che migliorino gli esiti per la popolazione. Ed il sistema valdostano, per le sue caratteristiche di centralizzazione, geografia e demografia del territorio, rappresenta una straordinaria opportunità per approfondire delle domande in ambito oncologico su aspetti epidemiologici, ambientali, genetici, di impatto dell’organizzazione multidisciplinare. La Fondazione saprà veicolare al meglio le potenziali risposte alle domande che questo comitato saprà porsi”.

Chiude il cerchio la presidente del cda Martinet: “Siamo entusiasti di poter contare sulla collaborazione di esperti quali Marina Schena, Mauro Occhi e Fabio Ciceri esperti di grande valore che porteranno un contributo unico al piano di ricerca della Fondazione Oncologica Valdostana”.

Piano di ricerca in via di sviluppo – Martinet stessa auspica che sarà “un piano di ricerca di eccellenza” –, che verrà presentato in un secondo momento.

La Fondazione oncologica valdostana è stata istituita nel 2010 su iniziativa della Regione in accordo con L’Usl. L’obiettivo che si pone è quello di favorire gli studi e le ricerche scientifiche e applicate sul cancro. Le attività della Fondazione sono l’area di ricerca scientifica (prevenzione, diagnosi e cura delle malattie) e l’area dello sviluppo di soluzioni trasversali.

Oltre al cda e al nuovo Comitato scientifico fanno parte, in quanto collaboratori della Fondazione, anche il direttore generale Usl Massimo Uberti ed il fisico teorico e ricercatore Fabio Truc.

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