Sono due gli elementi che tracciano il futuro del nuovo Centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Aosta. Da un canto, la connessione con i più illustri scienziati nel campo della genomica a livello nazionale e il nuovo nome del Centro, che a partire dal primo settembre prossimo si chiamerà Center for Clinical and Computations Genomics (C3G). Le due direttrici sono state al centro del convegno “On the future of clinical genomics in Italy: from 5000 to one million genomes”, tenutosi ieri, giovedì 31 luglio, a palazzo regionale.
Il convegno “On the future of clinical genomics in Italy: from 5000 to one million genomes” è stato organizzato in conclusione del progetto 5000genomi@VdA, coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). L’evento è stato dedicato al futuro della medicina di precisione, con uno sguardo alle realtà scientifiche di rilievo nazionale e internazionale. Tra i presenti vi erano alcuni dei punti di riferimento più importanti nel campo della genomica in Italia, dimostrando come il Centro dell’IIT sia posizionato all’interno di una rete scientifica di livello, con cui continueranno le collaborazioni al fine di aumentare il numero di genomi studiati e far avanzare le conoscenze scientifiche, soprattutto nel campo delle malattie neurodegenerative come il Parkinson e dei tumori.
All’evento sono intervenuti il Vice Presidente e Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, e l’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi. Ai saluti introduttivi del Direttore Scientifico dell’IIT Giorgio Metta e del direttore generale di AUSL Valle d’Aosta Massimo Uberti, sono seguite le presentazioni di Stefano Gustincich e Andrea Cavalli, Principal Investigator all’IIT e responsabili scientifici del progetto, di Antonio Amoroso, Direttore Tecnico del Centro IIT, e Jean Marc Christille, Direttore Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Durante gli interventi sono state menzionate alcune novità importanti che definiranno gli sviluppi futuri del Centro, a partire dal nuovo nome che assumerà, diventando il Center for Clinical and Computational Genomics (C3G) dell’Istituto Italiano di Tecnologia ad Aosta. Il Centro, infatti, a partire dal primo settembre sarà il dodicesimo polo della rete nazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Nato come CMP3VdA (Centro di Medicina Personalizzata, Preventiva e Predittiva Valle d’Aosta), il Centro cambierà denominazione per uniformarsi alla nomenclatura degli altri poli dell’IIT, ma soprattutto per sottolineare l’importanza delle interazioni con le realtà cliniche e di genomica medica, tra cui gli IRCSS.
La giornata ha visto anche l’intervento di Antonio Aitoro e Guido Walter Di Donato, in rappresentanza di GenomSys, un’azienda che lavora nel campo della bioinformatica e della medicina personalizzata per supportare i laboratori nella gestione di grandi volumi di dati e nell’ottenimento di risultati rapidi e affidabili.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per condividere l’ottenimento da parte di Engineering, partner del progetto 5000genomi@VdA, del finanziamento “IPCEI Tech4Cure” – progetti di comune interesse europeo per l’innovazione in sanità finanziati dalla Commissione Europea – per lo sviluppo di un ecosistema digitale aperto e interoperabile al servizio di una medicina più predittiva, personalizzata e sostenibile.
Il progetto quinquennale mira a trasformare l’integrazione dei sistemi di supporto alle decisioni cliniche nella pratica quotidiana. Tra le attività previste anche lo sviluppo di uno strumento dedicato a genetisti e ricercatori per l’analisi di dati genomici e molecolari, integrato con i sistemi clinici esistenti. La realizzazione di questa applicazione vedrà, in continuità con il progetto 5000genomi@VdA, il coinvolgimento dell’Istituto Italiano di Tecnologia, attraverso proprio il Center for Clinical and Computational Genomics (C3G) ad Aosta.
Il Convegno è proseguito con gli interventi di Charlotte Ng, professoressa associata di genetica all’Università Humanitas, e Manuela Vecchi, ricercatrice senior dell’IIT, le quali hanno presentato i risultati ottenuti nell’ambito della linea di ricerca “Oncogenomics” del Centro, volta all’identificazione di varianti genomiche responsabili dell’insorgenza ed evoluzione di alcuni tumori.
A conclusione dell’incontro, una sessione di interventi scientifici da parte di Silvia Deaglio, Professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino, Lucio Luzzatto, Professore onorario di emotologia dell’Università di Firenze, e Claudio Santoro, Professore ordinario del dipartimento di scienze della salute, Università del Piemonte Orientale, per onorare e celebrare la carriera del prof Antonio Amoroso, Direttore Tecnico del Centro IIT e già Direttore del Dipartimento dei trapianti A.O. U. Città della Salute e della Scienza di Torino.