Concedere a titolo gratuito all’azienda Usl della Valle d’Aosta il primo piano del Centro Educativo Assistenziale-CEA di Gressan, per l’attivazione del Centro unico per la presa in carico di persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. E’ quanto prevede l’atto adottato nella sua ultima seduta dalla Giunta regionale. La soluzione – fanno sapere da piazza Deffeyes – chiude un percorso avviato lo scorso gennaio con le strutture competenti della Regione e dell’Unità Sanitaria Locale.
Sarà così possibile, sottolinea ancora l’amministrazione, “sfruttare appieno la struttura di proprietà regionale mettendola a disposizione della collettività per l’erogazione di servizi socio-sanitari territoriali sempre nell’ambito delle politiche a favore del trattamento della non autosufficienza e della disabilità”.
“Sono molto contento – sottolinea l’Assessore Carlo Marzi – perché finalmente riusciamo a utilizzare tutta la struttura del CEA di Gressan come è sempre stato nella volontà della famiglia che lo ha donato alla nostra Comunità. La signora Alina Curtaz ha infatti accolto con favore la sperimentazione rispetto all’utilizzo del primo piano della struttura a favore delle persone con disabilità, nel caso specifico un centro dedicato interamente alla presa in carico delle persone con disturbo dello spettro autistico per essere vicini alle difficoltà che vivono le loro famiglie”.
Il Centro nasce dal lavoro della competente struttura regionale nell’attuare le diposizioni di cui ai Decreti del Ministero della salute del 24 gennaio 2023 e del 6 febbraio 2023, che hanno destinato alla Regione Valle d’Aosta finanziamenti pari rispettivamente a euro 302.309,66 e a euro 269.591,76, al fine di favorire iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo per le persone con disturbo dello spettro autistico.
Le linee di indirizzo per la realizzazione del Centro sono state concertate e condivise in sede di Tavolo tecnico regionale di coordinamento e monitoraggio sull’autismo, al quale partecipa attivamente anche l’Associazione ANGSA Valle d’Aosta, con l’obiettivo di completare la rete dei servizi per l’autismo a livello regionale.
Per la realizzazione del progetto si è istituita una cabina di regia composta dai competenti uffici regionali, dal Dipartimento di salute mentale e dalla Struttura Complessa Neuropsichiatria infantile, supportata dagli uffici amministrativi dell’Azienda USL.
Il Centro si propone di offrire una risposta logistica territoriale efficace e completa a vantaggio di tutti, utenti e operatori. In particolare, sottolinea la Regione, avere un Centro unico significa trovare tutti i professionisti nello stesso luogo, evitando frammentazioni e difficoltà logistiche sia ai fruitori che agli addetti ai lavori che potranno crescere come équipe multidisciplinari specifiche per i piccoli (0-16 anni), per l’età di transizione (16-18 anni) e per l’età adulta, garantendo la diagnosi precoce e la tempestiva presa in carico con progetti terapeutici, abilitativi e di vita individualizzati che si armonizzino con i famigliari, la scuola, il mondo del lavoro e i servizi sanitari territoriali, semi-residenziali e residenziali.
Inoltre, offrirà la formazione e il sostegno anche ai famigliari attraverso le metodologie suggerite dalle best practices, come ad esempio il metodo ABA (Analisi del comportamento applicata). Le figure professionali previste per il funzionamento del Centro sono lo psichiatra, il neuropsichiatra, lo psicologo e l’educatore.
Infine, la struttura si prepone di implementare due équipe specializzate nella gestione dei cosiddetti “casi complessi” con comorbidità e caratterizzati da emergenze comportamentali serie (équipe EDECO). Il progetto ha preso il via grazie all’accordo di collaborazione tra il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, che ha assegnato alla regione il fondo dedicato di euro 114.756,67.
L’utilizzo di questo fondo sarà impiegato dall’Azienda USL per l’attivazione iniziale di due équipe EDECO, una in capo al Dipartimento di salute mentale, costituita da uno psichiatra e una psicologa, e una in capo al Dipartimento materno infantile, costituita da un neuropsichiatra infantile e una psicologa. L’Azienda USL è impegnata con le necessarie operazioni di allestimento ed arredo della struttura per le funzioni ambulatoriali.