Indennità di attrattività: un disegno di legge per sanare norma impugnata
Sono 309 i medici e 597 infermieri assunti dall’Usl che nel mese di maggio hanno ricevuto l’indennità di attrattività, pari al 57% degli operatori alle dipendenze dell’azienda.
La norma, contenuta nell’ultima finanziaria, è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri. La Regione si è costituita nel giudizio davanti alla Corte costituzionale, previsto per il 5 luglio, ritenendo il ricorso inammissibile e infondato. Nel mentre il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità hanno avviato delle interlocuzioni a Roma, individuando una soluzione tecnica sostenibile, che ha portato alla decisione di erogare nel mese di maggio le indennità di 800 euro per i medici e di 350 per gli infermieri.
“Nelle prossime sedute del Consiglio Valle sarà presentato un disegno di legge che sostituisce l’articolo 18 integrandolo con la necessità di fare una contrattazione collettiva aziendale da avviarsi entro 30 giorni e che definirà le regole dal punto di vista sindacale. – ha spiegato in Consiglio regionale il Presidente della Regione Lavevaz, rispondendo ad una interpellanza del consigliere di Pour l’Autonomie Marco Carrel – Il ruolo della contrattazione è ulteriormente valorizzato in quanto gli eventuali trattamenti economici più favorevoli saranno redistribuiti secondo le regole definite in fase di contrattazione.”
A ribadire le ragioni dell’indennità di attrattività è stato poco dopo l’Assessore alla Sanità Barmasse, rispondendo ad un’iniziativa del consigliere di Forza Italia Vda Mauro Baccega. “E’ nata per fornire una prima risposta urgente alla carenza di medici e infermieri. Non è un riconoscimento per l’emergenza sanitaria, ma è una misura di attrattività finalizzata a riconoscere un compenso che, integrando quelle ordinario, si allinea a quello di altre regioni a statuto ordinario e autonomo.” L’Assessore ha quindi spiegato come altre azioni sono state avviate come la rivisitazione del piano aziendale e il miglioramento del clima interno.