Posti letto in Oncologia: la Regione corregge l’Usl, solo 8 su 18 ai malati di tumore

I quattro posti letto aggiuntivi ai 18 del reparto per i ricoveri dal pronto soccorso dovevano essere chiusi dopo Pasqua ma al momento restano aperti.
La sede dell'Usl ad Aosta
Sanità

Un “errore” da parte dell’Usl nel fornire i dati. Per questo i numeri dei posti letto dedicati ai pazienti oncologici all’ospedale Parini di Aosta – illustrati nello scorso Consiglio Valle dall’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi – non tornavano. A chiedere chiarimenti, ieri in aula, sono stati il Progetto Civico Progressista e la Lega con due interrogazioni.

“Le informazioni che ci sono state fornite dall’azienda Usl in rapporto all’interrogazione della collega Guichardaz dello scorso Consiglio facevano riferimento all’intera dotazione di posti letto presente presso il reparto di oncologia senza specificare la presenza di posti letto dedicati anche ad altre discipline – spiega Marzi -. Dalle informazioni incomplete che ci sono state comunicate è conseguita una nostra risposta non adeguata su quel punto e di questo ci scusiamo”.

Ricevute le “puntuali correzioni da parte dell’azienda Usl”, l’assessore spiega che “il reparto di oncologia è composto da 18 posti letto, di cui 8 sono assegnati all’oncologia, 4 alla nefrologia, mentre nel mese di gennaio i 6 posti letto che sono stati aperti per il tempo necessario nell’ambito del progetto Ospedale adattabile. Sono stati utilizzati nei ricoveri di quella che si chiamava admission room e dismission room e che oggi noi chiamiamo reparto polmone per ridurre, come previsto dal progetto, il forte afflusso derivante dal pronto soccorso”.

Il fabbisogno complessivo di posti letto è determinato da un decreto ministeriale del 2015 che prevede “tre posti letto per mille abitanti per i ricoveri per acuti e 0,7 posti letto per mille abitanti per quelli di lungodegenza e riabilitazione – prosegue Marzi -. La Valle d’Aosta con una delibera di giunta del 2017, in applicazione della sua clausola di salvaguardia rispetto alle peculiarità regionale, ha determinato in 3,25 posti letto per mille abitanti la dotazione per gli acuti e ha confermato in 0,7 posti letto per mille abitanti la dotazione per la lungodegenza e la riabilitazione”. E aggiunge: “Se il fabbisogno di posti letto rapportata ad una popolazione di 300.000-600.000 abitanti è di 18 posti letto, per i nostri poco più di 123.000 abitanti il fabbisogno può essere compreso da un minimo di 4 a un massimo di 7 posti letto per quanto riguarda il reparto di oncologia. Quindi gli attuali 8 posti letto di oncologia garantiscono in Valle d’Aosta un’adeguata dotazione in linea con il moderno approccio all’oncologia che vede sempre più i trattamenti effettuati a livello di day hospital”.

In replica, il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, parla di “tentativo di porre una toppa sul buco”. E spiega: “Ci sono pazienti oncologici anche in altri reparti – come in otorinolaringoiatria, in chirurgia vascolare e nella decharge room – e lei ha la faccia tosta di venire qui a dire che il reparto è adeguato ai fabbisogni. Dovrebbe ammettere che state sbagliando”. Per Erika Guichardaz, capogruppo del Progetto civico progressista, “se in Consiglio regionale vengono dette delle cose scorrette dovrebbe essere buona norma da parte di chi le ha dette, in questo caso l’azienda, segnalarle e correggerle prima che vengano fatte delle nuove iniziative per ché noi non possiamo che fidarci di quello che lei ci dice”.

 

Nessuna riduzione dei posti letto del reparto di oncologia del Parini

17 aprile 2025

Nessuna riduzione dei posti letto del reparto di oncologia dell’ospedale Umberto Parini di Aosta. A fare chiarezza sulla notizia, rimbalzata sui social qualche tempo fa, è stato l’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, rispondendo in Consiglio Valle ad un’interrogazione di Erika Guichardaz, capogruppo del Progetto Civico Progressista.

“I quattro posti letto che lei, collega Guichardaz, dice essere a rischio chiusura sono aggiuntivi rispetto ai 18 posti del reparto di oncologia”, ha spiegato l’assessore Marzi. Vengono utilizzati per “i ricoveri dal pronto soccorso” nei periodi di maggior afflusso turistico e “non hanno a che fare con il reparto”.

La loro attivazione è stata possibile grazie “al potenziamento dell’organico – prosegue l’assessore – ottenuto con l’assunzione di infermieri liberi professionisti che hanno accettato dall’inizio dell’anno un contratto nel reparto nell’ambito del progetto Ospedale adattabile, il nuovo modello organizzativo che vede concentrare le attività ordinarie non urgenti nei periodi di minor afflusso turistico e viceversa concentrare quelli dell’emergenza urgenza nei periodi di maggiore frequentazione della nostra regione”. La chiusura dei quattro posti letto dopo le vacanze pasquali era stabilita dall’inizio ma “l’Usl ha riferito che sono in corso delle valutazioni e ad oggi rimangono aperti perché non è stata fissata alcuna data” per la loro dismissione.

Marzi ha anche precisato che, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 2015, “un reparto di oncologia attrezzato di 18 posti letto, come quello del Parini, corrisponde al fabbisogno ospedaliero di 600.000 persone. La nostra Valle, grazie alla clausola di salvaguardia contenuta nello stesso decreto, può tenere aperto un reparto di oncologia anche se non ha il bacino di utenza prevista”. I posti letto attuali rappresentano, quindi, “ben oltre il 50% in più del fabbisogno teorico e riteniamo che questo sia corretto e fondamentale”, conclude l’assessore. “Ci auguriamo che questi posti letto non vengano chiusi vista la tipologia di pazienti che accedono a questo reparto”, ha replicato la consigliera Guichardaz.

10 risposte

  1. Confermo quanto riscontrato da Francesca perché sono stato anch’io in Discharge, nonostante la buona volontà del personale infermieristico-assistenziale che è (guarda caso!) dipendente di una cooperativa. Vorrei anche sapere chi è che fornisce dati errati all’Assessore, visto che Lui, senza savoir faire, declina ogni responsabilità. Si tratta dello/gli stesso/i dirigente/i che invia/no i dati al Ministero, quei dati che poi produrrebbero conclusioni devianti sulla quantità e qualità delle prestazioni del nostro sistema regionale? È preoccupante far figurare una cosa per un’altra, anche se l’Assessore non sembra rendersene conto. Dorma tranquillo Assessore, c’è qualcuno che controlla per Lei!

  2. Ritengo vergognoso quanto detto dall’ assessore Marzi. Ricoverata come malata oncologica sia in Marzo che in Maggio ho dovuto essere parcheggiata in descharge un reparto assurdo e inutile dove manca preparazione e competenza e un ambiente corretto per chi sta davvero male. Si vergogni e rivaluti il tutto e se non è autonomamente in grado di farlo, passi in reparto che noi pazienti le spieghiamo assieme al personale tutto, come vanno realmente le cose e abbia l’umiltà di cospargersi il capo di cenere di fronte a chi lotta per la sopravvivenza e gli viene negata la corretta assistenza

  3. Assessore, non saranno state le Sue “manone” o “chiappone”, ma le mani in pasta ce le ha Lei, non noi. Noi aspettiamo la pasta, che possibilmente non sia avariata.
    Il Registro dei Tumori in Valle a che punto è? Perché servono i dati per chiedere “a Roma” un aumento dei posti letto.
    Risposta e repliche dei Consiglieri da sentire:
    https://mediaportal.consiglio.vda.it/web/portal/watch/meeting/3e8d999f-6608-4989-8d0e-e28149ee8db7?startTime=14187

  4. Anche i giornalisti, però, dovrebbero verificare le parole del politico per fare informazione completa!

  5. Buonasera. I posti letto del reparto oncologia/nefrologia, al momento, ha ridotto i posti letto da 18 a 12. 8 posti letto per i pazienti oncologici e 4 posti letto per la nefrologia. Totalmente insufficienti. Non potendo garantire i posti letto , i pazienti vengono collocati in altri reparti. Ridotto anche il personale in turno.
    Forse l’assessore dovrebbe verificare di persona cosa avviene in ospedale, prima di dare notizie false.
    Grazie

  6. Mi piacerebbe sapere dove l’assessore ha preso questi numeri… Da amico di una persona che è stata di recente nel reparto in questione posso testimoniare che i posti letto sono già stati chiusi prima di aprile e i pazienti ricoverati son stati spostati in altri reparti, altro che dopo Pasqua… E mi sembra che i posti letto totali siano 18, non 22! Condivisi comunque con la nefrologia…
    Se all’assessore stanno tanto a cuore i rapporti numerici, può dire anche se da determina ministeriale 1 solo infermiere per 12 posti letto per persone con malattie così debilitanti rientra nelle sue tabelle?

  7. Buongiorno
    Grazie dell articolo.
    Il reparto di oncologia è diviso con il reparto di nefrologia.
    Credo che l’assessore debba verificare i letti adibiti ad un reparto oppure all’altro. Non sono 18 esclusivamente per Oncologia.
    Buon lavoro.

  8. Traduzione: dovevano chiuderli, ma siccome è stata depositata l’interrogazione valuteranno. Benissimo. Non interessa perché, l’importante è fare cose che servono a soddisfare il bisogno reale dell’utenza. Non si capisce se 4 posti per il P.S. vuol dire 4 posti per malati oncologici o 4 posti per altre necessità del P.S., perché detta così sembra che sugli altri letti ci siano solo ricoveri programmati o che durante il maggiore afflusso turistico ci siano malati oncologici di altre regioni che ne usufruiscono il che mi sembra inverosimile. Va bene tutto – ripeto – purché ci sia assunzione di responsabilità e non giri di parole.

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