La campagna di profilassi della bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale ha dato, per ora, “ottimi dati”. A dirlo è l’Azienda Usl, che spiega come la campagna – lanciata per prima tra le regioni d’Italia – abbia permesso di prendere in carico 19 piccoli pazienti che hanno avuto bisogno di ricovero.
Un anno fa i casi registrati nello stesso periodo erano 49. Una riduzione del 62 per cento che fa parlare l’Azienda sanitaria di “un risultato davvero incoraggiante tenuto anche conto che quest’inverno la patologia risulta particolarmente virulenta e ha messo, e sta ancora mettendo, in ginocchio moltissime Pediatrie del Paese”.
“Se si pensa che l’anno scorso in questo periodo affrontavano i disagi per l’iperafflusso nel reparto e nel Pronto Soccorso pediatrico, e che nelle altre regioni la criticità è presente in modo drammatico anche quest’anno, il fatto che invece ad Aosta si lavori con serenità senza picchi di accessi grazie a questa iniziativa è un risultato assolutamente straordinario” dice il direttore generale Usl Massimo Uberti.
“Siamo soddisfatti di questo risultato importante per la salute dei nostri bimbi. I dati preliminari mostrano una significativa riduzione dei ricoveri ospedalieri, questo successo è il risultato di una sintesi tra la ricerca delle migliori prassi sanitarie e la capacità di saperle tradurre in azioni concrete – spiega invece l’assessore alla Sanità Carlo Marzi –. L’alta adesione alla profilassi, sia presso il Nido ospedaliero sia sul territorio, riflette la fiducia delle famiglie valdostane in questa nuova procedura di protezione per i neonati e i bambini nel primo anno di vita, che abbiamo voluto fornire gratuitamente, inserendola nelle prestazioni sanitarie aggiuntive garantite dal nostro servizio sanitario regionale. Un particolare ringraziamento per questi eccezionali risultati va inoltre riconosciuto ai medici e al personale sanitario ospedaliero oltre che ai nostri splendidi pediatri di famiglia”.
La profilassi è ancora in corso per i neonati attraverso un’unica somministrazione intramuscolare di anticorpi (Nirsevimab).
“Le nostre previsioni sono state confermate dai primi dati raccolti: questa nuova profilassi funziona, e siamo molto soddisfatti dei risultati che si sono già visti finora – commenta invece il dottor Paolo Serravalle, direttore della Struttura complessa Pediatria e Neonatologia del Beauregard –. Abbiamo costruito quest’opportunità convinti di offrire alle famiglie valdostane un’importante e innovativa procedura per proteggere i bambini da un’infezione molto comune e potenzialmente pericolosa che, in una parte non trascurabile di casi, richiede ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva, con ossigeno e supporto ventilatorio”.
L’adesione – dice l’Usl – “è stata alta, merito anche della capacità di pediatri ospedalieri e del territorio e dei medici di Sanità pubblica di spiegare alle famiglie dei bimbi l’importante opportunità per proteggere i piccoli. Un’opportunità di salute che presenta notevoli vantaggi tra cui l’attivazione in pochi giorni come barriera contro il virus”.
“Non si tratta infatti di un vaccino, ma di un farmaco con anticorpi monoclonali di sintesi. Non stimola quindi il sistema immunitario ed è subito in grado di attivarsi contro l’eventuale infezione” spiega il dottor Salvatore Bongiorno, direttore della Struttura complessa Igiene e Sanità pubblica.
Tutti i nuovi nati possono ricevere il farmaco prima della dimissione dal Nido ospedaliero. Finora, su 80 neonati, c’è stata un’adesione del 90 per cento. Per tutti gli altri bimbi già nati dopo il 1° maggio 2023, la somministrazione del farmaco è stata effettuata negli ambulatori della sede di Aosta del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica in via Saint-Martin-de-Corleans 250 (l’ex maternità). I bimbi che hanno ricevuto la profilassi sono stati 280, con un’adesione del 60 per cento sul totale. La media ponderata tra ospedale e territorio risulta del 65 per cento.