Nessuna riduzione dei posti letto del reparto di oncologia del Parini

I quattro posti letto aggiuntivi ai 18 del reparto per i ricoveri dal pronto soccorso dovevano essere chiusi dopo Pasqua ma al momento restano aperti.
La sede dell'Usl ad Aosta
Sanità

Nessuna riduzione dei posti letto del reparto di oncologia dell’ospedale Umberto Parini di Aosta. A fare chiarezza sulla notizia, rimbalzata sui social qualche tempo fa, è stato l’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, rispondendo in Consiglio Valle ad un’interrogazione di Erika Guichardaz, capogruppo del Progetto Civico Progressista.

“I quattro posti letto che lei, collega Guichardaz, dice essere a rischio chiusura sono aggiuntivi rispetto ai 18 posti del reparto di oncologia”, ha spiegato l’assessore Marzi. Vengono utilizzati per “i ricoveri dal pronto soccorso” nei periodi di maggior afflusso turistico e “non hanno a che fare con il reparto”.

La loro attivazione è stata possibile grazie “al potenziamento dell’organico – prosegue l’assessore – ottenuto con l’assunzione di infermieri liberi professionisti che hanno accettato dall’inizio dell’anno un contratto nel reparto nell’ambito del progetto Ospedale adattabile, il nuovo modello organizzativo che vede concentrare le attività ordinarie non urgenti nei periodi di minor afflusso turistico e viceversa concentrare quelli dell’emergenza urgenza nei periodi di maggiore frequentazione della nostra regione”. La chiusura dei quattro posti letto dopo le vacanze pasquali era stabilita dall’inizio ma “l’Usl ha riferito che sono in corso delle valutazioni e ad oggi rimangono aperti perché non è stata fissata alcuna data” per la loro dismissione.

Marzi ha anche precisato che, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 2015, “un reparto di oncologia attrezzato di 18 posti letto, come quello del Parini, corrisponde al fabbisogno ospedaliero di 600.000 persone. La nostra Valle, grazie alla clausola di salvaguardia contenuta nello stesso decreto, può tenere aperto un reparto di oncologia anche se non ha il bacino di utenza prevista”. I posti letto attuali rappresentano, quindi, “ben oltre il 50% in più del fabbisogno teorico e riteniamo che questo sia corretto e fondamentale”, conclude l’assessore. “Ci auguriamo che questi posti letto non vengano chiusi vista la tipologia di pazienti che accedono a questo reparto”, ha replicato la consigliera Guichardaz.

4 risposte

  1. Mi piacerebbe sapere dove l’assessore ha preso questi numeri… Da amico di una persona che è stata di recente nel reparto in questione posso testimoniare che i posti letto sono già stati chiusi prima di aprile e i pazienti ricoverati son stati spostati in altri reparti, altro che dopo Pasqua… E mi sembra che i posti letto totali siano 18, non 22! Condivisi comunque con la nefrologia…
    Se all’assessore stanno tanto a cuore i rapporti numerici, può dire anche se da determina ministeriale 1 solo infermiere per 12 posti letto per persone con malattie così debilitanti rientra nelle sue tabelle?

  2. Buongiorno
    Grazie dell articolo.
    Il reparto di oncologia è diviso con il reparto di nefrologia.
    Credo che l’assessore debba verificare i letti adibiti ad un reparto oppure all’altro. Non sono 18 esclusivamente per Oncologia.
    Buon lavoro.

  3. Traduzione: dovevano chiuderli, ma siccome è stata depositata l’interrogazione valuteranno. Benissimo. Non interessa perché, l’importante è fare cose che servono a soddisfare il bisogno reale dell’utenza. Non si capisce se 4 posti per il P.S. vuol dire 4 posti per malati oncologici o 4 posti per altre necessità del P.S., perché detta così sembra che sugli altri letti ci siano solo ricoveri programmati o che durante il maggiore afflusso turistico ci siano malati oncologici di altre regioni che ne usufruiscono il che mi sembra inverosimile. Va bene tutto – ripeto – purché ci sia assunzione di responsabilità e non giri di parole.

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