Nuovamente deserta la gara per l’esternalizzazione dei servizi di pronto soccorso

E' il terzo tentativo. L'Usl ha deciso di andare a procedura negoziata. Viste le difficoltà della struttura di gastroenterologia ed endoscopia digestiva, avviata inoltre una collaborazione mirata per esami e consulenze con l’Ospedale Mauriziano di Torino.
Sanità

Sarà affidata con  procedura negoziata e diretta la gestione del personale medico e tecnico di Radiologia e Pronto soccorso ortopedico-traumatologico e di bassa-media intensità dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta. La decisione fa seguito al terzo tentativo di esternalizzazione andato deserto nei giorni scorsi. Diminuita la base di asta da 2,8 milioni di euro a 1,6 milioni di euro. Entro il termine massimo di 10 giorni, gli operatori economici idonei e interessati, auspicabilmente almeno 5, dovranno presentare la propria offerta.

Come spiegato dall’Azienda Usl, la procedura avrà durata di “un massimo di 12 mesi, ossia il tempo strettamente necessario ad avviare o completare la selezione per il reclutamento del personale da impiegare per l’assolvimento delle funzioni esternalizzate”. In particolare, “vista l’impossibilità di utilizzare personale già in servizio o comunque presente in graduatorie concorsuali in vigore”, le nuove leve tra medici, infermieri e tecnici sono chiamate a “essere in possesso dei requisiti di professionalità contemplati dalle vigenti disposizioni in materia”.

La collaborazione con lOspedale Mauriziano

Prendendo atto delle difficoltà riscontrate dalla struttura di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, l’Usl ha inoltre deciso di avviare una collaborazione della durata di un anno con l’Ospedale Mauriziano di Torino per provvedere al suo potenziamento. Grazie a uno stanziamento pari a 60 mila euro, per il periodo tra i mesi di giugno e dicembre del 2023 non soltanto i pazienti valdostani avranno modo di effettuare i propri esami nel nosocomio piemontese, ma anche di ricevere le consulenze specialistiche di medici torinesi.

Non sono un mistero le problematiche che affliggono il reparto, dall’individuare personale medico che faciliti il turnover dei pensionamenti, al far fronte alle ripetute e prolungate chiusure durante l’emergenza Covid-19 sino alla gestione delle liste di attesa provocato dal mancato aggiornamento delle attrezzature.

Ancora deserta la gara per l’esternalizzazione dei servizi di Pronto soccorso

30 maggio 2023

Non c’è due senza tre. Per la seconda volta va deserta la gara indetta dall’azienda Usl per l’esternalizzazione dei “servizi strategici e in maggiore difficoltà” del pronto soccorso ortopedico/traumatologico e di bassa-media intensità e servizi radiologici d’urgenza dell’Ospedale  Parini di Aosta. E così l’Usl si appresta a pubblicare un nuovo bando, andando ad aumentare la base d’asta, passata da 1,6 milioni di euro iniziali agli attuali 2,8 milioni di euro.

L’appalto prevede la fornitura di infermieri, medici specialisti in Ortopedia e Traumatologia, Medicina d’Urgenza, Radiologia d’urgenza (Rx tradizionale, TC ed ecografia) e un tecnico sanitario di radiologia medica.

La gara, a procedura aperta, è relativa ad un periodo di 12 mesi mesi “tempo strettamente necessario” all’azienda Usl “ad avviare o completare le procedure selettive per il reclutamento del personale da impiegare per l’assolvimento delle funzioni esternalizzate”.

L’esternalizzazione dei servizi nei primi sei mesi del 2023 è costata quasi 1 milione di euro

Il tema dell’esternalizzazione dei servizi è stato affrontato in Consiglio regionale nei mesi scorsi da un’interpellanza della Lega VdA. In base a quanto riferito in aula dall’Assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, per il primo semestre 2023 l’Azienda Usl ha stimato una spesa di circa 953.514,80 euro per i servizi esternalizzati.

Al momento medici “privati” coprono con un turno da 12 ore ogni giorno l’ambulatorio di pronto soccorso, con un turno diurno da 12 ore e un turno di pronta disponibilità notturna l’emergenza/urgenza di ortopedia e traumatologia, con 142 turni da nove ore ciascuno i centri traumatologici per la stagione sciistica, a cui si affiancano servizi infermieristici per 3.500 euro. Altri servizi esternalizzati riguardano le prestazioni di radiologia diagnostica in regime di emergenza/urgenza (1 turno da 12 ore nei weekend e festivi) e esami di screening mammografici (4 turni a settimana da nove ore).

Un medico “gettonista” costa all’Azienda Usl anche 160 euro all’ora. Da qui la fuga, evidenziata dai sindacati del settore, verso il privato. Un problema sul tavolo del Governo nazionale. In un’intervista rilasciata oggi al quotidiano La Stampa, il Ministro Orazio Schillaci ha annunciato la volontà, infatti, di inserire nel prossimo decreto Omnibus dei paletti all’utilizzo dei medici gettonisti, aumentando al contempo il compenso dell’orario aggiuntivo dei medici e degli operatori sanitari e defiscalizzando l’indennità di specificità per i medici che lavorano nell’emergenza e urgenza.

“E’ abbastanza imbarazzante” commentava il capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin. “Se da una parte questi medici gettonisti garantiscono il servizio, dall’altra, possono in virtù della libertà loro concessa fare anche solo uno o due turni al mese e guadagnare 2/3 mila euro. Visto che non si è poi in continuità, la tendenza è a scaricare i problemi”.

Oltre all’esternalizzazione dei servizi, scelta obbligata a seguito anche di “numerosi concorsi, dove risultavano maggiori i posti disponibili che i candidati”, per far fronte alla carenza di personale l’Azienda Usl pensa di tamponare la situazione riconoscendo maggiorazioni sulla tariffa della libera professione aziendale (LPA).

“Ci confronteremo con le organizzazioni sindacali  – annunciava l’Assessore – per decidere al meglio in merito agli aggiornamenti in sede di già prevista contrattazione”.

4 risposte

  1. Somo pienamente d’accordo con voi! Basta pensare che un croupier guadagnava più dì un dirigente medico 😆

  2. Se nei concorsi risultano più posti disponibili dei candidati, il motivo è evidentemente dovuto al fatto che lo stipendio è troppo basso e che dunque conviene fare il gettonista che, per quanto sia una tipologia precaria di lavoro, è molto più remunerativa.

    Perché l’Amministrazione preferisce “esternalizzare” il servizio piuttosto che assumere dipendenti adeguatamente pagati? Perché così pensa di spendere meno rispetto a quanto fa con i gettonisti, senza tuttavia spendere nemmeno ciò che servirebbe ad assumere a tempo indeterminato del personale adeguatamente pagato. Insomma: vuole il servizio senza voler spendere ciò che serve veramente per averlo. Infatti, l’azienda che volesse aggiudicarsi l’appalto per un importo che per la Regione è più “conveniente” rispetto a quanto dovrebbe sborsare assumendo, dovrebbe, a sua volta, trovare personale medico disposto a lavorare senza essere pagato adeguatamente. Insomma: la Regione, con queste garette, sposta semplicemente l’onere del cercare ciò che non esiste su qualcun’altro. Ma l’impossibilità di trovare personale medico disposto a esser pagato poco, rimane! E quindi la gara va deserta: è ovvio e non è che ci vuole molto a capirlo.

    Non è che si tratta di esternalizzare le “pulizie”, che basta chiunque possa tenere in mano uno scopettone e per cui le aziende del settore possono fare ribassi stratosferici perché tanto qualche disperato disposto a prendere il minimo sindacale si trova.

    E’ personale specializzato. E può benissimo andare da un’altra parte. Non è un segreto che in Svizzera paghino il doppio per un part-time.

    Per cui l’unica soluzione è: cacciare i soldi. Non ce n’è altre.

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