Sono 3.300 su 6000 i ragazzi nella fascia d’età 12 – 18 anni ad aver ricevuto in Valle d’Aosta la prima dose di vaccino anti-Covid. Per loro, come chiesto ieri dal Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, arriveranno anche qui in Valle d’Aosta delle sessioni ad accesso libero senza prenotazione.
“Il nostro sistema ha già attribuito a tutti una data di vaccinazione” ricorda il Direttore sanitario Guido Giardini. “Abbiamo comunque valutato di prevedere in alcune giornate un box ad accesso libero per chi era indeciso o per chi era in vacanza e si è perso la prenotazione”.
L’accesso senza prenotazione sarà possibile per i soggetti di età 12-16 anni il martedì pomeriggio, dalle ore 15 alle 20 presso l’hub vaccinale di Aosta-Palaindoor, a partire da martedì 17 agosto 2021. Tali sedute si aggiungono a quelle già previste per i minori al martedì e venerdì pomeriggio, a cui è possibile accedere previa prenotazione dal portale anticovid. regione.vda.it. o inviando mail al servizio infovaccini@ausl.vda.it. Saranno somministrati vaccini a mRNA (Pfizer o Moderna, in base alle disponibilità) fino ad esaurimento dei 100-120 posti disponibili per sessione.
Il 10 agosto scorso hanno terminato la propria attività i poli vaccinali di Morgex e Donnas, al momento rimangono operativi Chatillon e il Palaindoor ad Aosta. L’Usl sta cercando delle soluzioni organizzative per quando, presumibilmente nel tardo autunno, la struttura di regione Tzamberlet dovrà essere liberata per consentire l’esecuzione dei lavori.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato un avviso pubblico per la formazione di un elenco di soggetti privati accreditati per la somministrazione di vaccini contro il virus Sars-CoV-2.
“Dovrebbe servire per la somministrazione della terza dose. Vediamo cosa ci rispondono” dice il direttore sanitario. “Stiamo valutando tutta una serie di strutture, ma i limiti non mancano, perché devono avere un grande parcheggio e consentire un afflusso importante di persone”
In prospettiva del rientro in classe degli alunni, l’Usl ha ordinato i primi 30mila test salivari.
“La Regione Valle d’Aosta, sensibile al disagio che provoca il sottoporsi ripetutamente a tamponi naso-faringei, soprattutto per le categorie fragili, si è dotata di uno strumento alternativo meno invasivo” spiega l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Barmasse.
I test della salivari rappresentano un’opzione per il rilevamento dell’infezione da qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei, ma vanno utilizzati preferibilmente entro i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi come indica la circolare del ministero della Salute che detta le indicazioni sulla raccolta dei campioni e sulla segnalazione dei casi. Il test viene indicato come utile per “screening ripetuti” per motivi professionali o di altro tipo, sugli anziani o disabili e sui bambini in ambito scolastico.
Gli esiti dei test molecolari su campione salivare, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni, devono andranno inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento.