Scuola e territorio divengono un tutt’uno grazie a “Scuole e territori: scenari educativi”, progetto che permetterà a un ente pregiudizialmente distaccato dal contesto socio-culturale di appartenenza di riappropriarsi del proprio ruolo di sperimentatore e innovatore locale. Grazie al bando “Next Generation We” promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino le istituzioni dell’infanzia, primarie e secondaria site tra Nus, Fénis e Saint-Marcel saranno legittimate ad attivare microazioni in collaborazione con gli attori del luogo offrendo così a bambini e ragazzi un percorso formativo complementare mirato sulla cittadinanza attiva.
L’iniziativa
“Scuole e territori: scenari educativi” vede coinvolti in prima linea i tre comuni facenti capo all’Unité des Communes Mont-Émilius di concerto con il Celva e con un vasto ed eterogeneo gruppo di partner tra cui “Sfide: la scuola di tutti”, “Cactus Film Festival”, “Palinodie” e “Montagna Sarvadza”.
“Degli 80 mila euro totali del bando, i 50 mila euro ottenuti saranno per metà investiti nella pianificazione dei singoli interventi e per l’altra metà concretizzati in progetti scolastici capaci di far scoprire agli alunni la bellezza e le potenzialità del territorio che essi abitano – spiega l’assessora neuventse Edda Carlon -. L’obiettivo è quello, attraverso una gestione efficace ed efficiente delle opportunità di finanziamento del PNRR, di esplorare i futuri scenari che vedranno coinvolte aree montane a bassa densità abitativa attraverso l’attivazione di dinamiche di progettazione partecipata”.
Il percorso
A dare il la al progetto è stata una prima giornata di incontro teorico e confronto pratico che, con la facilitazione del docente di scuola primaria di Novara Davide Tamagnini, ha messo in campo una sorta di “Fiera delle idee” chiamando a raccolta associazioni sportive, culturali e non solo interessate a cooperare con la scuola nell’offerta di percorsi educativi.
“La giornata di giovedì 8 settembre ha rappresentato una strategia per riunire gli attori territoriali di Nus, Fénis e Saint-Marcel sotto un comune obiettivo formativo, mettendoli peraltro in contatto con gli insegnanti che si occuperanno in maniera più diretta della somministrazione delle singole proposte agli studenti – continua Carlon -. Entro il 30 ottobre, i gruppi di lavoro così creatisi tra docenti ed esperti saranno invitati a presentare le proprie idee, in seguito, valutate ed eventualmente approvate da una commissione che sceglierà se attivare o meno tali suggestioni già a partire dal mese di novembre”.
La restituzione
In fase conclusiva a “Scuole e territori: scenari educativi”, le tre amministrazioni comunali coinvolte prevedono di organizzare un momento di restituzione e resoconto delle esperienze vissute e maturate presentando a un pubblico composto da nonni e genitori ma anche da enti pubblici e singoli privati cittadini.
“I docenti per primi hanno espresso grande soddisfazione per gli esiti di tale iniziativa, che, dopo anni di mancanza cronica di fondi destinati alle scuole, si sino detti contenti di poter investire in forme di educazione alternativa svincolate alle sole lezioni frontali – conclude Carlon -. Per ora stiamo leggendo soltanto il prologo di un progetto, che speriamo possa allungarsi e ampliarsi in futuro grazie al reperimento di fondi tramite bandi e finanziamenti privati in grado di arricchire il bagaglio di apprendimento di bambini e ragazzi di idee e proposte orbitanti attorno alla loro classe”.