A Gressan un murales di 27 metri di Giuliana Cunéaz

L'opera creata per il giardino della scuola primaria del Capoluogo sarà inaugurata mercoledì 11 settembre, in concomitanza con l'inaugurazione del nuovo anno scolastico da parte dell'Assessore e della Sovrintendente.
Omaggi Giuliana Cunéaz
Scuola

L’inaugurazione ufficiale del nuovo anno scolastico alla scuola primaria di Gressan, di mercoledì 11 settembre, coinciderà con il taglio del nastro dell’opera permanente di Giuliana Cunéaz: un murales lungo 27 metri, creato per il giardino della scuola primaria del Capoluogo.

“Il progetto è il risultato di un’indagine che ha radici lontane per un’artista che, sin dalla fine degli anni Ottanta, si è interrogata sul fantastico e sull’immaginario, sapendoli integrare nell’ambito della sua poetica anche nei lavori che prevedono tecnologie complesse, come il film su tre schermi I Cercatori di luce.  – spiega una nota – Del resto, proprio sulla morena di Gressan è collocata in permanenza una sua opera emblematica, che appartiene all’installazione Il Silenzio delle Fate, composta da 24 leggii. Ora l’artista è andata oltre la consueta narrazione, creando un percorso del tutto originale”.

Gressan paese da leggenda, questo è il titolo del murales. “L’opera di Giuliana Cunéaz ci ricorda le nostre radici e la nostra identità integrando arte, storia e cultura” evidenzia il primo cittadino di Gressan Michel Martinet.

Si tratta di  racconto di forte impatto visivo, dove s’incontrano fate, giganti e un uccello magico, nell’ambito di un’indagine dove le figure della leggenda vanno incontro a un processo di trasformazione, soffermandosi su temi fondamentali quali l’identità e l’integrazione. Il murales è armonicamente ritmato da grandi figure dell’immaginario e il lavoro termina con una fatina dal volto celato, che si nasconde sulla corona di Gargantua, diventato re di Gressan.

“Le favole hanno sempre una morale e ci fanno riflettere sui nostri comportamenti. Ma nel mondo di oggi rischiano di scomparire – afferma Giuliana Cunéaz -. Solo facendole vivere dentro di noi possono continuare a esistere e questo mio lavoro vuole essere un invito a non smettere mai di raccontare”.

L’opera è nata da una serie d’incontri tra l’artista, gli alunni e le maestre della scuola primaria di Gressan, dando vita a una riflessione comune sull’immaginario.

“Gli alunni hanno disegnato paesaggi e personaggi, ognuno seguendo la propria fantasia;  spiega l’Assessora alla cultura Elisabetta Dugros. l’artista ha realizzato un racconto visivo dove fate senza nome, giganti buoni ed esseri fantastici popolano il territorio di Gressan, creando una narrazione del tutto originale, che mescola antiche leggende e apre a nuovi possibili epiloghi”-

Una risposta

  1. Ha poco a che fare col contenuto dell’articolo ma credo che si dovrebbe dire “un mural” e che “murales” sia il plurale.

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