Ansia e disagio giovanile: la Regione introduce lo psicologo scolastico nelle superiori

Da settembre al via il progetto, sperimentale, “Una scuola che ascolta” in tutte le scuole superiori valdostane. Psicologi presenti ogni giorno per studenti, docenti e famiglie.
Guichardaz e Fey © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta
Scuola

“Sapevamo di avere un problema e oggi abbiamo una risposta”. Dal prossimo anno scolastico in tutte le scuole superiori valdostane, comprese quelle paritarie, sarà attivato un servizio psicologico. L’obiettivo è di prevenire e intercettare precocemente segnali di disagio come ansia, fobia scolare e ritiro sociale, problematiche in aumento secondo i dati della neuropsichiatria infantile e dei servizi di psicologia dell’Azienda Usl.

Il progetto “Una scuola che ascolta”, approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, affonda le radici nella collaborazione avviata con l’Ordine degli psicologi della Valle d’Aosta durante l’emergenza Covid.  La sperimentazione, che verrà avviata nei prossimi tre anni, potrà contare su un finanziamento di 900mila, a cui si aggiungono 50mila euro annui per le scuole paritarie.

“Abbiamo un concetto diverso di scuola, che non chiude gli occhi, che ascolta, che si prende cura, che forma le competenze e allo stesso tempo educa” evidenzia l’Assessore regionale all’Istruzione Jean-Pierre Guichardaz nel presentare l’iniziativa. “Abbiamo potuto verificare come il benessere psicologico dei nostri ragazzi sia una necessità reale, urgente e quotidiana, come confermato dalla Consulta degli studenti, dal Coordinamento dei genitori e dagli insegnanti”.

Lo psicologo, o un’équipe di psicologi, sarà presente quotidianamente negli istituti, per un totale di circa 1.000 ore di servizio, rivolgendosi non solo agli studenti, ma anche ai docenti, al personale scolastico e alle famiglie. Potrà inoltre supportare i consigli di classe, proporre dei progetti di intervento psico educativo sugli studenti, sensibilizzare le famiglie e informare formare il personale scolastico. Tra gli obiettivi anche quello di supportare i docenti nell’affrontare i disturbi specifici dell’apprendimento. “Anche per il prossimo anno scolastico registriamo un aumento,  – prosegue l’Assessore – che richiederà l’impiego di 400 operatori di sostegno, per 12mila ore settimanali di attività”.

A coordinare le azioni messe in atto sarà una cabina di regia regionale interistituzionale, di cui fanno parte rappresentanti della Sovraintendenza, delle scuole, dell’Ordine degli psicologi, dell’università, dell’azienda Usl e dell’assessorato alla sanità. Fra i compiti assegnati anche quello di predisporre un modello unico di bando, da trasmettere alle singole istituzioni scolastiche. Entro luglio sarà poi pubblicato l’avviso per selezionare gli psicologi. “Le istituzioni scolastiche hanno già dei rapporti fidelizzati con alcuni psicologi – spiega la Sovrintendente Marina Fey –  per questo saranno le singole scuole a intercettare il professionista o i professionisti”. Il bando terrà conto, infatti, dell’esperienza pregressa maturata in ambito scolastico.

Dopo l’avvio del progetto nelle scuole superiori, la volontà è di portare una simile iniziativa anche nelle scuole medie “dove il disagio inizia ad evidenziarsi”.

Una risposta

  1. L’Assessore ai sistemi educativi e la sovrintendente sembrano totalmente avulsi dalle scuole e lontani dagli studenti e dalle loro reali esigenze!
    Negli ultimi anni, anche tramite il Pnrr, hanno sprecato tantissimi soldi pubblici, quando manca l’essenziale (scuole, aule, palestre, fondi per le uscite didattiche e linguistiche…).
    Di psicologo probabilmente ne basterebbe uno, ma bravo, per loro!

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