Il riconoscimento ai docenti precari del bonus formazione per il periodo 2016-2023, attraverso la seconda variazione di bilancio, è “il risultato della tenace azione sindacale e legale svolta su base regionale, con cui si è riusciti ad affermare erga omnes un importantissimo principio di equità, più esteso anche rispetto al resto d’Italia (dove il bonus non è ancora riconosciuto ai supplenti con contratto a termine il 30 giugno, ma soltanto a quelli annuali)”. A dirlo son in una nota all’indomani dell’approvazione del disegno di legge Savt-École e Snals-Confsal.
La norma che prevede il riconoscimento dei 500 euro annui per le spese di formazione anche ai docenti precari con nomina annuale oppure fino al 30 giugno.
Luigi Bolici e Alessandro Celi, a nome delle rispettive Organizzazioni sindacali, “rivendicano la scelta di aver promosso i ricorsi e auspicano che l’esperienza induca l’Amministrazione regionale a riconoscere il trattamento in via strutturale, non solo per il pregresso, ma anche per il futuro. Allo stesso modo, confidano in un’attenzione sempre maggiore nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori, a partire dal riconoscimento integrale dell’anzianità di servizio pre-ruolo ai fini dell’avanzamento stipendiale che resta ancora una questione irrisolta nonostante un’ampia e consolidata giurisprudenza in materia, per la quale sarebbe quantomai necessario un analogo intervento a sanatoria”.