Nel 2023 potrebbe tornare l’iniziativa “Un computer in famiglia“. I contributi ai giovani per l’acquisto di un pc – all’inizio erano 700, poi scesi a 450 euro – erano stati introdotti dal Governo regionale con risorse del Fondo sociale europeo nel 2008 per essere poi stoppati nel 2011.
A chiedere ora la reintroduzione è Pour l’Autonomie con un ordine del giorno alle leggi di bilancio approvato questa mattina all’unanimità dal Consiglio regionale.
“Un computer in famiglia ebbe negli anni un grande successo” ricorda l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri, all’epoca promotore dell’iniziativa. “L’idea era di dare un computer ai ragazzi che poi diventava il computer di famiglia. Questa idea è da riprendere e stiamo aspettando di avere certezza delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione“. Destinatari dei possibili contributi, nei piani dell’Assessorato, sono gli studenti del primo ano della scuola media e della scuola superiore “in modo da andare a coprire i due archi scolastici”.
“Stiamo definendo quale tipo di tablet dare – ha spiegato ancora l’Assessore Caveri – perché oggi è preferibile un tablet, per la sua rapidità di utilizzo. Ci auguriamo, quindi, nel 2023 di poter riprendere questa iniziativa che abbe successo elevato”.
Rivolto all’epoca ai dodicenni il contributo prevedeva un impegno di spesa per la regione di circa 500mila euro.