Risale appena a ieri, lunedì 29 maggio, la notizia della docente milanese accoltellata alle spalle da uno studente sedicenne dell’istituto Iis Emilio Alessandrini di Abbiategrasso. Appresa la vicenda, che ha gettato l’intera classe nel terrore, il Consiglio generale della Cisl scuola Valle d’Aosta ha voluto esprimere la propria vicinanza alla collega.
“Dobbiamo purtroppo e amaramente constatare che tale episodio, benché estremo, non sia un fatto isolato di aggressione a docenti sia da parte di alunni sia da parte di famiglie – si legge nella nota del sindacato -. L’auspicio è, quindi, che tale fatto non venga derubricato come eccezionale e singolo, ma che alla scuola nel suo insieme, ovvero a chi nella scuola vive e lavora, sia posta l’attenzione che merita”.
Secondo le ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, l’insegnante cinquantunenne sarebbe stata colpita al braccio e alla testa con un coltello a seghetto.
“La pandemia ha lasciato in eredità tre grandi problemi, lo smarrimento di bambini e adolescenti bloccati in casa per due stagioni e ora in difficoltà a relazionarsi con il gruppo, un aumento esponenziale dei loro problemi psichiatrici e, conseguenza diretta dei primi due, un incremento della loro dell’aggressività – prosegue ancora la nota -. A fronte di un quadro sociale così complesso, gli insegnanti, i dirigenti scolatici, gli allievi e le loro famiglie devono essere puntellati con azioni concrete, con strategie di lungo periodo e non estemporanee, perché è nei luoghi legati alla scuola che si formano ed evolvono le nuove generazioni”.
Appellandosi affinché proseguano le indagini circa le cause dell’episodio e affinché vengano presi i giusti provvedimenti, Cisl scuola vuole rivolgersi a tutta la comunità educante interessata nonché al sistema scuola nel suo insieme. Approvata anche la proposta lanciata dal Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, di inserire all’interno delle varie istituzioni italiane un presidio psicologico strutturale; tuttavia, sottolinea il sindacato, è bene che tale iniziativa “non rimanga un “pannicello caldo” su di una ferita quasi mortale”.