“Erasmus +”: circa 90 alunni e 30 insegnanti alla scoperta delle nazioni europee
Nemmeno lo stop forzato dalle restrizioni pandemiche degli anni passati ha saputo frenare lo slancio e la tenacia degli studenti e degli insegnanti aderenti al progetto Erasmus + 2021-2027. Forte della costanza dei fondi europei sui quali essa si basa, l’iniziativa pare infatti in via di ripresa nonché proiettata verso programmi futuri prossimi alla conclusione entro l’anno. Durante la difficoltosa annualità attuale, sono stati circa 90 gli alunni e 30 i docenti che hanno approfittato della opportunità di scavalcare i confini della Valle d’Aosta arrivando a esplorare Paesi europei nei quali sviluppare le proprie conoscenze linguistiche e multidisciplinari, nonché incrementare le proprie competenze trasversali e relazionali.
Il progetto
Durante la primavera dello scorso 2021, il dipartimento Sovraintendenza agli studi dell’assessorato a Istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate della Regione è stato in grado di costituire – assieme alle sole altre regioni Piemonte, Toscana e Molise – uno dei primi consorzi scolastici orientati alla mobilità di dirigenti, docenti e discenti.
Al pari del vicino progetto Erasmus, anche “Erasmus+ 2021-2027” supporta ragazzi e adulti partecipanti nelle spese di viaggio e soggiorno.
“A oggi e a seguito di una specifica selezione da parte dell’”Agenzia nazionale Erasmus+ scuola” che ci ha visti competere accanto ad altri 287 progetti sul totale delle 478 candidature presentate, 14 scuole tra licei e istituti tecnici, oltre che istituzioni secondarie di primo grado di tutto il territorio nostrano, aderiscono a tale programma – spiega la referente Lara Arvat -. Tale accreditamento, fonte di un finanziamento a gestione diretta, ha una durata di 7 anni ed è soggetto a variabilità annuale delle scuole iscritte”.
I destinatari
A poter fruire delle attività di mobilità individuali di breve termine – dai 10 giorni ai 29 giorni – e di lungo termine – dai 30 giorni all’intero anno scolastico – promosse dal progetto “Erasmus+ 2021-2027” sono in sostanza gli allievi delle scuole secondarie di secondo grado valdostane con un’età compresa tra i 15 e i 19 anni. Grazie a finanziamenti europei della validità di un anno, essi possono approfittare dell’opportunità di effettuate soggiorni di studio all’interno di plessi scolastici compresi nell‘Unione europea, rafforzando peraltro capacità indispensabili soprattutto in un mondo universitario e professionale soggetto a rapida e costante evoluzione.
“A causa del prolungato periodo di sospensione dovuto all’epidemia di Covid-19, quest’anno l’Unione europea ci ha straordinariamente permesso di sfruttare i fondi rimanenti e tuttora in sospeso relativi proprio a quegli anni – continua Arvat -. Il programma si articola su tre piani e obiettivi principali, dove, accanto al miglioramento dei risultati studenteschi quanto a lettura plurilingue e allo sviluppo di variegate competenze scientifico-matematiche, figura l’implementazione di un senso civico di cittadinanza europea, autoimprenditorialità e pensiero critico”.
Attività passate e future
“Sommando di fatto le iniziative dal 2021 a oggi, difficilmente potremmo dire di aver raggiunto un intero anno di piena operatività, il quale ha comunque visto coinvolta circa una ottantina di ragazzi frequentanti la terza annualità di liceo o istituto tecnico nel programma cosiddetto “Transalp” di reciproca ospitalità tra studenti valdostani ed europei – spiega ancora Arvat -. Accanto a loro, mentre un’altra decina di coetanei ha potuto beneficiare di altra tipologia di mobilità e una trentina di loro insegnanti ha invece partecipato a soggiorni su tutto il territorio europeo, la Valle d’Aosta si è parallelamente e specularmente impegnata nell’ospitare varie delegazioni scolastiche da fuori Italia composte da ambedue insegnati e allievi”.
Tra le passate attività inoltre realizzate figurano una permanenza di lavoro in Finlandia sulla ecosostenibilità, oltre che una prolungata documentazione docente circa l’utilizzo della lingua inglese nella didattica delle discipline non linguistiche e le metodologie di apprendimento cooperativo all’interno di alcune scuole elementari spagnole.
“Di concerto con un selezionato plesso scolastico della Normandia e grazie a una piattaforma di eTwining pensata ad hoc, abbiamo potuto avviare un progetto di programmazione di lezioni calibrato sui medesimi obiettivi, sulle medesime unità di apprendimento e sui medesimi materiali dei nostri colleghi francesi – conclude Arvat -. Siamo tuttora peraltro alle prese con una iniziativa in fase di partenza che permetterà a vari insegnanti di visitare una scuola di eccellenza di Strasburgo specializzata nella didattica laboratoriale di alto livello, una preziosa esperienza all’interno di un liceo tecnico superiore di ottima preparazione alle grandes écoles francesi che potrà aiutare le nostre stesse istituzioni sensibilizzandole a una fruizione maggiormente consapevole e coerente dei fondi compresi nel Pnrr fornendo loro al contempo idee e suggestioni calabili nella nostra stessa realtà locale”.