Un progetto di accoglienza e scambio tra studenti e scuole valdostane e francesi. Sono 48 in tutto gli alunni del Collège du Salagou, di Clermont-l’Hérault, dell’Académie di Montpellier, sono stati accolti nei giorni scorsi dalle comunità locali e dagli studenti dell’Istituzione scolastica Mont Rose A, sede di Pont-Saint-Martin, e dell’Istituzione scolastica Luigi Barone (sede di Verrès).
Ad ospitarli, per i cinque giorni di permanenza in Valle d’Aosta, le 21 famiglie di studenti delle scuole medie frequentanti le classi seconde e terze di Pont-Saint-Martin che con la loro adesione hanno contribuito alla buona riuscita dello scambio culturale fatto di esperienze, scoperte e nuove amicizie.
Arrivati in Valle d’Aosta il 30 marzo, il giorno successivo sono stati accolti nella scuola di Pont-Saint-Martin alla presenza del sindaco di Pont-Saint-Martin Marco Sucquet, della presidente dell’Union des Communes Speranza Girod, del sindaco di Lillianes nonché docente d’arte Daniele De Giorgis e dalla dirigente scolastica Stefania Girodo Grant. Ad allietare l’incontro anche un un concerto offerto dagli studenti della sezione musicale SMIM della scuola.
Nel pomeriggio, tutti gli studenti valdostani e francesi si sono ritrovati presso l’Espace de la Rencontre di Pont-Saint-Martin per un pic nic che si è concluso con uno spettacolo di danze tradizionali occitane offerto dai ragazzi occitani.
Lo scambio è stata anche l’occasione per la scoperta dell’arte, della lingua e del territorio valdostano a partire dalla visita di Gressoney-Saint-Jean, località simbolo della cultura walser, dove i ragazzi francesi sono stati accolti alla scuola secondaria di primo grado Elio Reinotti e dal Centro Culturale Walser, al Forte di Bard, dalla visita al castello di Issogne, fino alla città di Aosta. Alcuni ospiti e i loro docenti accompagnatori hanno avuto anche la possibilità di partecipare alle prove del gruppo di danze tradizionali di Lillianes, I Fiour du Moun, vivendo in prima persona una delle tradizioni più vive del nostro patrimonio locale.
“È importante continuare a coltivare questi scambi, che arricchiscono non solo gli alunni, ma anche le famiglie e il territorio tutto, perché aprirsi al mondo, con rispetto e voglia di imparare, è uno dei doni più preziosi che possiamo offrire alle nuove generazioni” è l’aupicio espresso al termine dell’esperienza dagli insegnanti e dagli organizzatori della visita.