Riforma dell’istruzione tecnica e professionale e del voto di condotta: le novità
È stato approvato con procedura d’urgenza durante la seduta del Consiglio dei ministri di ieri, lunedì 18 settembre, il disegno di legge che riforma gli istituti tecnici e professionali e rivede i termini di valutazione della condotta degli studenti.
L’istruzione tecnica e professionale
Dall’anno scolastico 2024/2025 sarà introdotta una nuova filiera formativa tecnologico-professionale costituita da percorsi sperimentali di istruzione superiore, da percorsi facenti capo agli Its Academy e da percorsi di istruzione e formazione professionale e tecnica superiore. Tale rete di attori educativi, idealmente denominata campus, potrà comprendere anche scuole secondarie e licei, università, istituti Afam, Regioni e altri soggetti pubblici o privati.
L’altra grande novità del disegno di legge è la riduzione della durata dei corsi da 5 anni a soli 4 anni, conclusi i quali sarà possibile sostenere l’esame di Stato senza esame preliminare. Una volta ultimate le annualità di studio, peraltro, i ragazzi potranno accedere direttamente alle successive annualità degli Its Academy dopo aver sostenuto la prova Invalsi.
Il voto di condotta
Il provvedimento conferisce maggiore peso al voto di condotta nella valutazione complessiva soprattutto in caso di comportamenti violenti gravi o aggressioni nei confronti del personale scolastico e dei coetanei.
In caso di votazione inferiore a 6 nella scuola secondaria di primo grado, lo studente rischia di non poter accedere alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso.
Nei licei e negli istituti tecnici e professionali le regole si faranno ancora più stringenti: in caso di giudizio pari a 6, il Consiglio di classe assegnerà all’allievo un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame di Stato. Inoltre, se il voto di condotta risulterà inferiore a 6, toccherà ancora una volta al Consiglio deliberare un’eventuale non ammissione alla maturità. In aggiunta, l’alunno potrà vedersi assegnare il punteggio più alto del credito scolastico calcolato sulla base della media dei voti dello scrutinio finale soltanto se quello di comportamento sarà pari o superiore a 9.
Inoltre, qualora il ragazzo venga sospeso a causa della propria condotta per un periodo sino a un massimo di due giorni, egli sarà chiamato a svolgere attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri gesti e dei propri errori. Se invece l’allontanamento dalla scuola avrà durata superiore a due giorni, lo studente sarà coinvolto in specifici percorsi di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche che potranno prolungarsi anche dopo il rientro in classe.
L’obiettivo delle misure è quello “di ripristinare la cultura del rispetto, di affermare l’autorevolezza dei docenti e di rimettere al centro il principio della responsabilità restituendo piena serenità al contesto lavorativo degli insegnanti e del personale scolastico nonché al percorso formativo degli studenti”.