115 giovani valdostani al Giubileo: “Un’esperienza indelebile”

Erano 115 i giovani valdostani al Giubileo dei Giovani, tenutosi nei giorni scorsi a Roma Un'esperienza di fede e condivisione raccontata dai protagonisti.
Giubileo giovani
Società

C’erano anche 115 ragazze e ragazzi valdostani tra il milione di giovani che hanno partecipato al Giubileo dei Giovani, celebrato nel fine settimana a Tor Vergata, a Roma, con l’incontro con Papa Leone XIV.

La delegazione valdostana, accompagnata da sacerdoti, educatori e volontari, ha fatto tappa ad Assisi prima di essere accolta a Morlupo, a circa 40 chilometri dalla Capitale. Tra le attività previste: momenti di preghiera, confessioni al Circo Massimo, la veglia del sabato e la celebrazione eucaristica con il Papa di domenica 3 agosto.

“È stata un’esperienza di profonda unità fra i ragazzi e con noi adulti, in un clima di grande collaborazione e disponibilità – spiegano don Daniele Borbey, Ivana Debernardi e Sophie Perret, del Servizio Catechesi e Pastorale giovanile della Diocesi di Aosta –. L’organizzazione ha funzionato in ogni dettaglio: Protezione civile, Forze dell’ordine, soccorso sanitario, volontari, viabilità, mezzi pubblici e servizi”.

I giovani, tra i 15 e i 20 anni, erano accompagnati da don Borbey, don Alessandro Valerioti, il diacono Simone Garavoglia, suor Francesca Daniele:o, gli sposi Katia Ronchini e Michele Sanna.

Molti di loro hanno raccontato l’esperienza come un momento di crescita personale e spirituale. Jacopo, 18 anni, spiega: “Porterò nel cuore il silenzio condiviso da un milione di giovani, le canzoni cantate insieme, l’energia della fede. È stato un cammino che ha rafforzato il mio legame con Dio”.

Per Marco Maria, 19 anni, “è stata un’esperienza tatuata per sempre nella mia vita. Le emozioni, le risate, la stanchezza: tutto vissuto con il sorriso”.

Prima esperienza anche per Emilie, 17 anni: “Non pensavo di riuscire a stare così vicina a Dio, invece ce l’ho fatta grazie ai sacerdoti che ci hanno accompagnato. Mi porto a casa nuove amicizie e l’importanza della presenza di Dio nella mia vita”. Simile la riflessione di Irene, sua coetanea: “Ho imparato a vivere i momenti con gli altri restando me stessa. Torno a casa con la gioia e la spensieratezza di questa settimana”.

2 risposte

  1. “Solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dall’Azione Cattolica….”

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