Si gioca una sola volta all’anno, il 26 dicembre, nel segno di una tradizione che ha attraversato i secoli senza mai fermarsi. Ieri pomeriggio, tra le frazioni di Lillianes, comune della valle del Lys, è andata in scena la rouotta. Tra prove di astuzia e di abilità, inventate sul momento dai partecipanti, ad aggiudicarsi il trofeo del gioco riconosciuto dall’Unesco è stato il sindaco Daniele De Giorgis.
“Per noi è un’occasione per stare insieme, per ridere e scherzare sulle nostre abilità atletiche – spiega De Giorgis -. Quest’anno abbiamo avuto 22 partecipanti di tutte le età e diverse persone che sono venute a vederci perché hanno sentito parlare del gioco ed erano incuriositi. Ho avuto la sorpresa di vincere il trofeo e mi ha fatto piacere perché è come se fosse l’ultima azione di un percorso per il quale abbiamo lavorato per tanti anni fino ad arrivare al riconoscimento dell’Unesco”.
Protagonista della rouotta è il “cochon”, il boccino in legno che dà il via ad ogni prova. Ogni giocatore ha in mano una boccia in legno e la deve lanciare facendo ad esempio delle capriole, appendendosi a un ramo o strisciando su una panca. L’obiettivo è di avvicinarsi il più possibile al boccino, senza penalità. A inventare le prove, sempre diverse, è chi perde la manche precedente. Si gioca su tutto il territorio comunale, a partire dal settecentesco ponte in pietra in centro paese dove, da tradizione, ha inizio la prima prova.
Il pomeriggio si conclude con la tradizionale cena e le premiazioni. Oltre al trofeo assegnato al sindaco De Giorgis, ad aggiudicarsi il premio ramassa, destinato all’ultimo classificato, è stata Alessia Manavello mentre il premio cù, per chi ha totalizzato più penalità, è andato a Annie Yeuillaz. Il prossimo appuntamento con la rouotta è per il 26 dicembre 2025.
