A Radioaktive Wölfe il XVI Trofeo Stambecco d’Oro

La pellicola racconta le conseguenze disastrose dell’incidente del 1986, ma anche la forza della natura nel riprendersi un territorio abbandonato dall’uomo.
Società

Radioaktive Wölfe (Lupi radioattivi) del regista austriaco Klaus Feichtenberger è stato il vincitore del XVI Trofeo Stambecco d’Oro – Premio Regione Autonoma Valle d’Aosta. Il documentario, girato nella zona di alienazione di Chernobyl (Ucraina), si è visto assegnare il premio di 5.000 euro dalla giuria popolare formata da 171 persone. La pellicola racconta le conseguenze disastrose dell’incidente del 1986, ma anche la forza della natura nel riprendersi un territorio abbandonato dall’uomo.

Il documentario vincitore ha preceduto Il migliore dei mondi possibili di Paolo Fioratti e Marco Andreini e Norwegen (Norvegia) di Jan Haft.
Anche il Trofeo Stambecco d’Oro Junior, assegnato dalla giuria popolare dei bambini, è andato a Radioaktive Wölfe, mentre il premio per il miglior cortometraggio della nuova sezione CortoNatura, pari a 1.000 euro, è stato vinto dallo spagnolo Carlos Rodriguez con “Berriro Igo Nauzu”.

La giuria tecnica, presieduta dal noto etologo Danilo Mainardi, ha assegnato i seguenti premi:
– Premio Parco Nazionale Gran Paradiso (pari a Euro 1.500): Le Temple des phénix (Il tempio delle fenici) di François de Riberolles (Francia 2012)
Area protetta di riferimento: Parco nazionale del Vulcano Masaya (Nicaragua)
Motivazione: per la raffinatezza di ripresa e di montaggio con la quale viene descritto l’habitat del vulcano Masaya, dove vivono specie di animali e di piante sempre sull’orlo della distruzione per la prossima eruzione, eppure capaci di un continuo adattamento. Da ricordare la sequenza all’infrarosso del “guardiano” che preda un pipistrello che sciama dalla caverna.
– Premio Progetto Natura – Marisa Caccialanza (pari a Euro 1.500): Radioaktive Wölfe (Lupi radioattivi) di Klaus Feichtenberger (Austria 2011)
Area protetta di riferimento: Zona di alienazione di Chernobyl (Ucraina)
Motivazione: per il contenuto potente e problematico raccontato con abilità cinematografica di una indagine su un ambiente devastato dal disastro nucleare di Chernobyl, dove la natura si riprende tra mille contraddizioni.
– Premio WWF Italia: Il migliore dei mondi possibili di Marco Andreini e Paolo Fioratti (Italia 2012)
Area protetta di riferimento: Parco Nazionale Gran Paradiso e aree protette della Valle d’Aosta
Motivazione: per l’impegno, la passione e l’amore per il parco e le sue montagne. Da ricordare per l’abilità tecnica e la spettacolarità del piano sequenza dei due maschi di camoscio che si inseguono su un ripido pendio innevato.
– Premio Lipu-Mario Pastore: Finnland (Finlandia) di Oliver Goetzl (Germania 2011)
Area protetta di riferimento: Parchi nazionali di Oulanka, Repovesi, Salamajärvi (Finlandia)
Motivazione: per le immagini bellissime che illustrano un mondo affascinante e primitivo lontano dalle contaminazioni della presenza umana. Da ricordare la sequenza dell’orso che saggia la consistenza del ghiaccio e quelle dei pulcini dell’anatra che si buttano dal nido senza saper volare per seguire la madre.

La giuria tecnica si è inoltre espressa con una citazione particolare per il film Cerf moi fort (Il bramito) di Jean Paul Grossin (Francia 2011, Area protetta di riferimento: Sito di interesse comunitario di Dologne – Francia), "per le immagini suggestive e comunicative sostenute da una colonna sonora importante, nella quale l’assenza della voce narrante è paradossalmente più eloquente delle tradizionali didascalie parlate".
 

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