Ai valdostani piace l’e-commerce: “è un’opportunità per fare affari sul web”.

07 Gennaio 2009

Sono circa 10.000 nella sola Valle d'Aosta gli utenti di Ebay.it, il primo sito di commercio elettronico in Italia. A guidare la classifica dei consumatori on line ci sono, a pari merito, la città di Aosta e Courmayeur con il 14,64% della popolazione residente. Seguono Bard (9,85%), La Thuile (9,28%) e Châtillon (8,86%).
Il commercio elettronico non attrae però soltanto gli acquirenti: gli Italiani sono sempre più orientati alle vendite sul web e anche la più piccola regione d'Italia conferma questo trend. A settembre 2008 il portale di ebay.it ha censito 46 negozi che vendono online in Valle d'Aosta, 17 di questi solo nel capoluogo regionale. E la stessa indagine ha svelato come i valdostani facciano affari sul web in particolare vendendo strumenti musicali, articoli di gastronomia e vini.

E con i prodotti gastronomici, alimenti d'elite difficilmente reperibili se non in zona, sta facendo affari Fabrizio Chiabotto, 35 anni di Verrès, titolare di un negozio di gastronomia locale. Fabrizio Chiabotto vende prodotti valdostani oltre che nel suo negozio tradizionale anche on-line. Spedisce in Italia e in Europa proprio di tutto: vasetti di specialità valdostane, vini, formaggi e salumi. "In passato il commercio si divideva in grande e piccola distribuzione, ora si potrebbe dire che si è aggiunto un terzo mercato, l'e-commerce, che secondo me ha un'enorme potenzialità. Io lo ritengo un mercato appena all'inizio".

Fabrizio crede molto nel settore del commercio elettronico e nella sua aspettativa di crescita. Obbiettivo futuro per lui è infatti quello di incrementare le vendite online e di fare crescere quindi la sua attività su eBay.it: "Avendo la Valle d'Aosta dei prodotti di nicchia, in molti casi di difficile reperibilità sul mercato,ho pensato che eBay.it mi offriva l'opportunità di presentare i prodotti della Valle d'Aosta in una vetrina internazionale! E per ora non mi sono sbagliato: il negozio online è aperto dal 2006 e registro un incremento delle vendite pari al 20% annuo".

Unico cruccio di Chiabotto: le spese di spedizione per l'estero. "In Italia siamo penalizzati da enormi costi di spedizione per i paesi esteri. Io non ho ancora capito perché se dalla Germania verso l'Italia la spedizione costa 13 euro, la via contraria ne richiede 70/80".

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