Questa mattina viaggio da Torino ad Aosta, del tutto casualmente nel giorno della Fiera. Treno pieno già da Torino Porta Susa e tra me e me mi dico che sicuramente avranno pensato a potenziare la linea, treno doppio almeno. Era una speranza debole, confermata dai fatti. All'arrivo ad Ivrea solo un terzo dei passeggeri riesce a salire sul duetto in direzione Aosta, questo parte pieno come una metro di Tokyo all'ora di punta, alla faccia della sicurezza. Ci dicono di non preoccuparci, 1 forse 2 pullman saranno di fronte alla stazione mezz'ora dopo. Andiamo, non arrivano…
Torniamo a prendere il treno straordinario per la fiera e questa volta arriva il Jazz, versione doppia… Alla fine ci sono arrivati! Chissà se il prossimo viaggio TO-AO sarà uguale, molto probabile. Che alla Regione non freghi molto dei pendolari e dei poveracci che utilizzano il treno è evidente dalla politica attuata finora. Autostrada fin sotto il tunnel, nessuna elettrificazione della tratta con conseguente peggioramento di tutto il servizio, soppressione treni e in ultimo della tratta Aosta-Pré-St Didier. La gente che viaggia oggi verso la Fiera di S.Orso è piuttosto incarognita, giustamente direi, con il nuovo biglietto Trenitalia perdere ore in viaggio significa alle volte perdere proprio il biglietto di rientro e comunque non dà certo l'idea di una organizzazione intelligente.
Forse il turismo a cui mira la politica valdostana è quello dei SUV, inquinano molto di più, portano meno gente, ma danarosa. Cara giunta regionale, se non ve ne siete ancora accorti, forse a causa dei vostri stipendi, la classe media è sempre più povera e non considerarla è un grave errore.
Occupatevi degli "ultimi" come dovreste occuparvi del valore ambientale di una regione come la nostra, entrambi sono indispensabili e lo saranno sempre di più.
Dorothy Rollandin