"Largo ai giovani". Spesso i movimenti politici predicano bene, promettendo ricambi generazionali e iniezioni di forze nuove all’interno delle amministrazioni comunali, ma poi sistematicamente finiscono per razzolare male, puntando sempre sulle stesse persone che da anni siedono sulle poltrone più importanti.
In questo senso, la Valle d’Aosta si rivela molto più sensibile alla questione rispetto al resto d’Italia, facendo registrare la maggior concentrazione di sindaci sotto i 35 anni di età, con il 13,5% sul totale dei Comuni, vale a dire 10 su 74.
Il dato (aggiornato a novembre 2011) è emerso questa mattina dall’Anci nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova scuola che l’Associazione dei Comuni ha deciso di mettere in piedi per preparare i giovani amministratori.
Un primato, quello valdostano, che è stato raggiunto proprio nel 2010 con l’elezione di Riccardo Perret a Challand-Saint-Anselme , Henri Calza a Châtillon, Speranza Girod a Fontainemore, Alessandro Girod a Gressoney-La-Trinité, Daniele De Giorgis a Lillianes, Elida Baravex a Nus, Joel Créton a Ollomot, Gabriel Diemoz a Roisan (il più giovane, ha 30 anni), Cristina Machet a Torgnon e Erik Lavevaz a Verrayes. Sono numeri incoraggianti, soprattutto se rapportati a quelli della legislatura precedente (2005-2010), che facevano segnare solo il 5,4% (4 su 74).
Secondo l’Anci, in Italia gli amministratori comunali con meno di 35 anni di età rappresentano il 20,6% del totale: in questo caso, la Valle d’Aosta si piazza leggermente sopra la media, con il 22,1%. A livello nazionale, la carica in cui i giovani hanno un peso maggiore è quella di consigliere: il 23,5% del totale: anche in questo caso, nella nostra regione la cifra è più alta (25,9%). Segue quella di assessore (18,2% nazionale, 17,7% in Valle) e di vicesindaco (10% in Italia, 9,6% in Valle).
Riunone del Celva
