Non sarà sembrato vero, alla piccola Gipsy, di poter disporre di una pista d’atterraggio tutta per sé. Dopo un volo partito da Torino Caselle, il 7 maggio scorso è giunta infatti all’aeroporto Corrado Gex di Aosta, volando in classe super economica, senza creare particolari rumori ed inquinamenti, una femmina di Ibis Eremita (nelle foto qui sopra scattate da Manuela Scarano dagli uffici dalla Torre della comunicazione, alle porte di Aosta). Si tratta di specie a rischio scomparsa che fa parte di un progetto dell’Unione europea (LIFE+ Biodiversità), con partner in Austria, in Italia ed in Germania, per la reintroduzione della specie in Europa, condotto dal gruppo Waldrappteam.
Dall’inizio del XX secolo, infatti, la popolazione di Ibis ha subito un calo drastico, pari al 98% circa, dovuto alla combinazione di vari fattori, dalla caccia di frodo alla distruzione dell’habitat per far posto ad allevamenti e piantagioni di tipo intensivo, fino all’utilizzo di fitofarmaci, il disturbo delle rotte migratorie e delle colonie riproduttive a causa dell’eccessiva antropizzazione.
Attualmente l’ibis eremita è scomparso dalla maggior parte dell’habitat originario e allo stato selvatico ne rimangono solo poche colonie isolate in Marocco e Siria (dove peraltro è stato riscoperto solo nel 2002), per un totale mondiale di circa 550 individui. Oltre alle colonie selvatiche sono però presenti, specialmente in Europa, colonie riproduttive.
Questi animali ora devono “imparare” da zero il comportamento migratorio: questo è il secondo obiettivo del progetto. Gipsy, dunque, fa parte di un gruppo di piccoli a cui è stata “insegnata” la migrazione, portando dalla Germania un gruppo di esemplari, grazie ad uno studioso che a bordo di un parapendio a motore ha fatto da guida ai volatili fino all’Oasi WWF di Orbetello, in Toscana. Da lì poi Gipsy è ripartita dopo aver svernato, passando per Torino, Biella, il Canavese e ora la Valle d’Aosta.
La maggior parte degli esemplari sono dotati di trasmettitori GPS, in modo da garantire il monitoraggio continuo dell’intera popolazione durante i voli di migrazione. Tutti i dati vengono trasferiti all’app Animal Tracker.


6 risposte
A metà mattina è venuta a trovarci sui davanzali dell’ex maternità, dove due gentili signori,dopo estenuanti tentativi, l’hanno acchiappata con un retino e messa in una gabbietta per portarla al centro della fauna selvatica. Fai un buon volo, Gipsy!
Almeno l’aeroporto a qualcuno è servito …
Noi l’abbiamo incontrata all’area verde di Pollein, è socievole e bellissima!
Non ho capito, è arrivata in aereo o volando per conto suo? Se è stata portata in aereo cosa se ne fa adesso? Viene lasciata libera di proseguire per suo conto?
E’ arrivata volando…ma si è posizionata come “base nei dintorni dell’aeroporto.
Grazie per l’articolo!
Oggi era al Carrefour sopra la gelateria, bellissima!