Agricoltura, turismo e quest’anno anche cultura. Il teatro arricchisce la 20esime edizione di Alpages Ouverts. Nei sei appuntamenti dell’iniziativa, uno in più dell’anno scorso, i partecipanti potranno assistere allo spettacolo “Mucche Ballerine” di Alessandra Celesia, ambientato in alpeggio durante la guerra di liberazione, fra forme di fontina, balle di fieno e odore di villaggi dati al rogo.
Si parte da Courmayeur il 27 luglio per finire poi il 24 agosto a Valtournenche. La rassegna farà tappa inoltre a Chamois, Perloz, Ollomont e Saint-Oyen.
“E’ una delle iniziative che mettiamo in campo per sviluppare la conoscenza del nostro territorio, destinata soprattutto ai turisti” ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione l’Assessore Laurent Viérin.
Pressoché immutata la formula di Alpages Ouverts. I partecipanti verranno guidati in una visita all’alpeggio e potranno gustare le specialità ivi prodotte. Previste animazioni per i più piccoli e la presenza del Corpo Forestale valdostano, disponibile a “soddisfare ogni curiosità” sugli aspetti naturalistici.
“Per il turista è anche l’occasione per far conoscere le caratteristiche dei nostri prodotti – ha sottolineato il Presidente Arev, Dino Planaz – in modo tale che quando ritornano in città riconoscano una Fontina da un Fontal”.
Nato da un’idea di Livio Munier, Alpages Ouverts in questi 20 anni ha toccato 50 alpeggi in tutta la Valle d’Aosta. “Sicuramente un grosso plauso va agli allevatori – ha concluso Edy Henriet, direttore Arev – che hanno creduto a questa manifestazione e al fatto di aprirsi ad altri settori, per sfruttare al meglio le opportunità di mercato”.