Anche la Valle d’Aosta al festival della salsiccia italiana di Gubbio

Sarà rappresentata dalla bottega Rotes Kalb di Issime che proporrà assaggi di salsiccia di puro bovino valdostano e di bradwurst. L'evento, alla sua prima edizione, si terrà dal 17 al 19 ottobre nella città umbra.
Lavorazione salsiccia valdostana
Società

Venti regioni, venti macellerie e venti cantine vinicole ospiti delle taverne del centro storico di Gubbio. Ci sarà anche la Valle d’Aosta al debutto di “Ciccia”, il festival della salsiccia italiana in programma nella cittadina umbra dal 17 al 19 ottobre prossimi. A rappresentarla sarà la Bottega Rotes Kalb di Issime con i suoi assaggi di salsiccia di puro bovino valdostano e di bradwurst, la salsiccia ispirata alla tradizione tedesca.

“È la prima edizione di questo festival che vuole mostrare come questo prodotto viene lavorato nelle varie parti d’Italia selezionando una macelleria per ogni regione – spiega Stefano Giacardi di Roteskalb -. Quest’estate l’organizzazione ci ha contattato dopo aver visto ciò che facevamo sui social e così abbiamo deciso di partecipare”. L’evento propone delle degustazioni itineranti tra le taverne storiche della città, alla scoperta di sapori, lavorazioni e cotture diverse: dalla Luganega alla salsiccia di Bra, dalla salsiccia sarda a quella valdostana. Oltre agli assaggi, la macelleria e gastronomia della Valle del Lys potrà vendere i suoi prodotti come il salame, il boudin (il tradizionale salame di patate) e gli hamburgher valdostani con la fontina preparati con la carne della pezzata rossa valdostana.

Valentina e Elisabetta Consol titolari della Bottega Rotes Kalb
Valentina e Elisabetta Consol titolari della Bottega Rotes Kalb

“Faremo assaggiare anche una salsiccia al Bleu di pecora prodotto in Val d’Ayas – prosegue Giacardi -. In tutto prepareremo 80-90 chili di salsiccia“. L’attività, di cui sono titolari le sorelle Elisabetta e Valentina Consol, aiutate dalle rispettive famiglie, è nata nel periodo del Covid, su iniziativa del papà Paolo, noto commerciante di bestiame morto lo scorso anno. “Eravamo chiusi in casa ognuno con i propri lavori e Paolo ci ha proposto di fare qualcosa tutti insieme. Abbiamo pensato che aprire una macelleria e gastronomia mantenendo l’allevamento in casa poteva essere un bel progetto da portare avanti”. Ora che la salsiccia prodotta a Issime è pronta a debuttare sulla scena nazionale, il pensiero non può che andare a lui, alla sua intraprendenza, al suo affetto per la famiglia.

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