Ancora Alouette: la bovina di Piero Busso reina alla première stagionale come nel 2022
Vince Piero Busso. Capirai che notizia : un anno fa – domenica 20 marzo 2022, primo combat della storia delle reines a Donnas – vinceva Piero Busso. Ieri, domenica 19 marzo 2023, a Montjovet è successa più o meno la stessa cosa. Come 364 giorni prima Alouette di Piero Busso ha fatto il vuoto: e come un anno fa, lo ha fatto vincendo una finale di altissimo livello.
Dopo Shakira salta Tzunami
Il tempo passa e le batailles quasi non se ne accorgono. La nuova stagione è iniziata in un clima che di primaverile aveva ancora poco e con le stesse protagoniste dell’autunno scorso. La finale di prima categoria ha visto infatti di fronte due quinte classificate dell’ultima Regionale, e scusate se è poco.
Alouette – che aveva vinto il combat di casa contro Shakira di Jean-Antoine Maquignaz nel 2022 – conferma che quando sente odore di primavera dà il meglio di sé. Non che d’autunno sia da meno, però alla finalissima di qualche mese fa passò nel “dimenticatoio” (virgolette d’obbligo, finire ai quarti di finale nel secondo peso è un risultatone) a causa di sue due compagne di stalla. Una era Farinella, che ai quarti – ma nel primo peso – cercò invano di spegnere l’entusiasmo della futura regina Bataille di Angelo Martignon. L’altra era Cardelleun, premio combattività tra i massimi dopo una serie di combattimenti da sfinimento e da applausi.
Stavolta la vetrina, invece, è tutta per Alouette, brava e obiettivamente anche un poco fortunata nei sorteggi. Chi era a Montjovet domenica difficilmente potrà confutare questa tesi: la regina di prima categoria – 19 le concorrenti – è finita nella parte più facile del tabellone, fattore che l’ha aiutata non poco nella finale contro Tzunami. Già, Tzunami: con la sua mole possente la reina di Gignod vanta già un credito con la Dea Bendata, considerando che ha affrontato un incontro in più, ha debuttato contro Marmotta di Jimmy Dujany (regina del Col de Joux l’estate scorsa) e poco dopo se l’è vista pure con la già citata Farinella. Destino beffardo, quello di Tzunami, che ha lottato tutto il pomeriggio contro le reines dei Busso: contro Farinella ha avuto la meglio, in semifinale ha sconfitto la novità Arsine, ma nell’ultimo atto – con il serbatoio ormai drammaticamente in riserva – non ha potuto far altro che voltare le spalle all’avversaria.
La domenica extra lusso di Busso (una terza qualificazione arriverà dalla terza categoria, dove il duello con le bovine di Gildo Vallet e Guido Marguerettaz si rinnoverà un’altra volta) non vale però la felicità di Carlo Squinobal di Gressoney, che a Montjovet ha qualificato per la prima volta in carriera una sua reina per la Regionale. Piero Busso a questo tipo di risultato è ormai abituato, Carlo Squinobal probabilmente non pensava nemmeno lontanamente di poter arrivare in semifinale con la sua Coucou: bella bovina, questa Coucou, che arriva dalla stalla dei Clos e che adesso farà sognare un poco l’alta valle del Lys.
L’appagante trasferta di Vilmo Bizel
Le batailles de reines sono belle non solo perché evocano tradizioni che si perdono nei meandri del tempo, ma anche e soprattutto perché permettono di raccontare storie. Prendete quella di Vilmo Bizel: a Montjovet erano presenti soprattutto allevatori della Bassa Valle, anche perché in diverse zone della nostra regione il clima ancora non permette di far uscire le bovine e vederle all’opera. Nonostante queste premesse, Vilmo Bizel ha deciso di giocarsi le sue carte. Probabilmente ha notato che la sua Ribot, sconosciuta ai più, era già in condizione.
Il buon Vilmo ci ha preso, perché Ribot ha dimostrato pure di essere in gran giornata. Vittoria alla prima uscita della carriera, in una seconda categoria numericamente già importante (36 iscritte): gli esperti annoteranno il suo nome nei loro taccuini. In finale la straripante Ribot ha regolato una bovina che molti vedevano già con il bosquet al collo, Ceres di Barbara Bedin, seconda all’interregionale del 2021. Out in semifinale, ma comunque qualificata per la Regionale, un’altra reina di Bizel, ovvero Scintilla, oltre a Insula della società Laris, che si ferma in semifinale a differenza di quanto aveva fatto un anno fa a Saint-Marcel, dove si impose tra i pesi medi.
Una nipote d’arte
Avevamo lasciato Guido Marguerettaz e Gildo Vallet a recriminare sul secondo posto di Tzunami, ma va dato atto ai due allevatori di Gignod di aver giocato su due porte in questa prima eliminatoria. La certezza era Tzunami – che alla Regionale farà comunque paura a tante, anche senza il numero rosso – la scommessa era Mourina, che non per niente ha vinto (dominato?) la terza categoria.
Chi è Mourina? La nipote di Moureun, regina regionale di prima categoria nel 2018. Le nuove generazioni crescono, verrebbe da dire, e Mourina sembra aver ereditato dalla nonna quel talento necessario a fare strada nel mondo dei combats. Chiacchierata in zona peso, attesa al varco al momento del primo ingresso in arena: sono bastati pochi attimi per capire che questa reina può fare tanta strada nel mondo dei combats. In finale ha vinto contro Ranya di Piero Busso – stessi allevatori della finale di prima categoria, verdetto opposto: uno a uno e palla al centro – in semifinale aveva sconfitto Mirage dei cugini Bagnod. Mourina, Ranya, Mirage e pure l’altra qualificata Taylon di Valentina Ducler sono tutte alle prima qualificazione della carriera: spazio ai giovani, anche nelle reines.
Domenica rendez-vous a Sarre
Smantellata l’arena di Montjovet, domenica prossima transenne, peso e camion giuria verranno installati nell’area sportiva di Sarre, sede della seconda eliminatoria stagionale. Il programma è confermato: peso dalle 9 alle 11, sorteggi e seguire e primi combats dalle 12.30.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (19)
- Alouette di Piero Busso di Donnas (641 chili)
- Tsunami di Marguerettaz-Valletdi Gignod (670 chili)
- Coucou di Carlo Squinobal di Gressoney-Saint-Jean (640 chili)
- Arsine di Piero Busso di Donnas (618 chili)
Seconda categoria (36)
- Ribot di Vilmo Bizel di Morgex (558 chili)
- Ceres di Barbara Bedin di Champorcher (554 chili)
- Insula della Società Laris di Verrès (550 chili)
- Scintilla di Vilmo Bizel di Morgex (552 chili)
Terza categoria (47)
- Mourina di Marguerettaz-Vallet di Gignod (513)
- Ranya di Piero Busso di Donnas (516 chili)
- Mirage dei cugini Bagnod di Montjovet (503 chili)
- Taylor di Valentina Ducler di Champorcher (499 chili)