La città italiana con il miglior clima è Bari, la peggiore Caserta. A dirlo è la nuova classifica della qualità climatica elaborata da Il Sole 24 Ore, che analizza 15 parametri meteorologici (dati 3B meteo) sul periodo 2014-2024. Aosta si posiziona al 24° posto. Il capoluogo regionale sale sul gradino più basso del podio per le notti tropicali – 20,8 notti l’anno sopra i 20°C (fascia oraria 0-6) – dietro a Belluno e L’Aquila. E’ sempre terza anche per l’umidità relativa, con 127,9 giorni fuori dal comfort climatico (ovvero umidità sopra il 70% o sotto il 30%), dietro a Bolzano e a Catania. Altri elementi positivi riguardano le precipitazioni estreme (accumulo >40 mm/ora), dove nessun evento è stato registrato nel periodo preso in esame. Anche la nebbia è praticamente assente: solo 0,3 giorni medi all’anno.
Fra le criticità Aosta è tra le peggiori per la circolazione dell’aria (102° posto), con molti giorni di aria stagnante, un fattore che impatta sulla qualità ambientale e sulla salute. È 95ª per percentuale di giorni consecutivi senza pioggia, con 55,9 giorni medi senza precipitazioni ogni 100. Aosta è poi la seconda città italiana per intensità pluviometrica: quando piove, gli eventi sono intensi, con un accumulo medio di 10,1 mm/giorno piovoso. Infine è solo 43° posto per soleggiamento, con 7,9 ore di sole medie giornaliere.
Aosta registra un 26esimo posto per gli sforamenti l’anno di ondate di calore (tre giorni consecutivi sopra i 30°C). I giorni di caldo estremo (sopra i 35°C) sono 5,7 all’anno (28esima). Scarsa anche la brezza estiva (3,6 nodi medi di vento in luglio-settembre), che si riflette in un 99° posto. Le raffiche di vento oltre i 30 nodi sono circa 3,4 giorni all’anno e l’escursione escursione termica media giornaliera è di 10°C (94° posto).