Anche Aosta ha risposto all’appello nazionale “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza”. Davanti all’ingresso dell’ospedale regionale Umberto Parini, in via Ginevra, circa 250 persone – operatori sanitari, associazioni e cittadini comuni – hanno preso parte al flash mob promosso dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza, in contemporanea con oltre 180 ospedali in tutta Italia.
L’iniziativa, lanciata dopo la giornata nazionale di digiuno del 28 agosto, ha voluto illuminare simbolicamente la notte di Gaza e ricordare le vittime dei bombardamenti: oltre 60 mila palestinesi uccisi negli ultimi due anni, tra cui 1.677 operatori e operatrici sanitari.
La manifestazione si è aperta con l’accensione delle luci – torce, candele e lampade – seguita da un saluto della rete #digiunogaza. È poi iniziata la lettura collettiva dei nomi dei sanitari uccisi a Gaza (ogni Regione italiana ha curato un pacchetto di nomi, circa un centinaio, creando una staffetta simbolica da Nord a Sud), scritti su piccoli sassi e ciottoli, deposti uno ad uno dai partecipanti ai piedi di una bandiera della Palestina, illuminata da tanti lumini: un momento intenso che ha unito i presenti in una lunga processione, carica di significato, e conclusa dal grido comune “Palestina libera!”
Lo spazio è stato poi aperto a un microfono libero, dove chi lo desiderava ha potuto intervenire condividendo poesie, pensieri, testimonianze e riflessioni sulla tragedia in corso e sull’urgenza di fermare la violenza.
Gli organizzatori hanno inoltre rilanciato il sostegno alle mobilitazioni internazionali, tra cui la Global Sumud Flotilla, chiedendo un impegno concreto delle istituzioni per fermare la guerra e garantire aiuti umanitari.
Ad Aosta, come in tante altre città, le luci accese davanti all’ospedale Parini hanno rappresentato un gesto semplice ma potente: un atto di solidarietà che ha unito operatori sanitari e cittadini in una richiesta collettiva di pace e giustizia.