Aspettando il varo da parte della Giunta regionale della delibera tanto contestata sugli asili nido il Comune di Aosta un’idea di riorganizzazione dei propri servizi sembra averla già ben chiara. E il primo passo potrebbe passare per la chiusura dell’asilo nido La Farfavola di via Polio Salimbeni. Mercoledì il Sindaco Fulvio Centoz e l’Assessore alle politiche sociali, Marco Sorbara, hanno convocato i genitori degli utenti e le coordinatrici degli altri tre nidi comunali (Viale Europa, Berra e via Roma).
“Stiamo facendo delle valutazioni e volevamo farle insieme agli operatori del servizio” spiega il primo cittadino di Aosta, Fulvio Centoz.
Gli operatori e la coordinatrice de “La Farfavola”, pur avendo nei giorni scorsi consegnato la comunicazione ai genitori, non solo non sono stati convocati ma sono stati tenuti all’oscuro della riunione, apprendendo della convocazione dai genitori stessi. “C’è in programma un incontro anche con loro e con i sindacati” sottolinea il sindaco.
Rinnovato l’anno scorso e per solo un anno, con l’opzione di proroga di un altro anno, il servizio del nido “La Farfavola” è gestito da La Sorgente in spazi di proprietà della stessa cooperativa.
“La chiusura è fra le ipotesi, andiamo però per ascoltare, magari alla fine si può optare per scelte diverse” continua Centoz.
Per gli operatori però la chiusura della struttura non sembra tanto un’ipotesi quando una scelta già scritta da tempo. Il Comune di Aosta, infatti, non ha fatto quest’anno nessun nuovo inserimento nella struttura nonostante alcuni genitori avessero indicato come prima scelta proprio la Farfavola. Il nido si è ritrovato quindi ad avere più solo 12 bambini su una capacità di accoglienza di 24 più altri sei eventualmente attivabili su richiesta del comune.
La chiusura del nido “La Farfavola” non sembra però l’unico progetto che il Comune di Aosta ha in mente per far fronte da una parte alla carenza di risorse e dall’altra all’emorragia di iscrizioni in atto da diversi anni. Il successivo passo potrebbe essere infatti la chiusura delle due garderie comunali “L’Apeluna” e il “Gattoblu”, entrambe gestite dalla cooperativa La Sorgente.
“Questo è un altro discorso di cui si è parlato” ammette il sindaco. “L’idea è di prorogare il servizio di un anno perché nel 2016 vanno a scadenza anche gli altri servizi e quindi si vorrebbe fare un appalto unico”.
A sostituire i servizi di garderie sarebbero gli asili nido offrendo, rispetto ad oggi, ai genitori la possibilità di scegliere una frequenza più flessibile e differenziata.