Asili nido, rientra l’ipotesi di esuberi. La riorganizzazione sarà per fasce d’età

Da una prima ipotesi, quindi, di un educatore ogni 8 bambini si va ad una riorganizzazione per fasce: dai 6 ai 9 mesi mesi ci sarà un educatore ogni 5 bambini, da 10 a 24 mesi, uno ogni sei, da 25 a 36 mesi, uno a otto.
Asilo nido Hone
Società

Sulla riorganizzazione degli asili nido vengono meno le ipotesi di drastiche riduzioni del personale. Questa mattina in V Commissione l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Fosson, ha presentato il documento ufficiale che rivede le direttive regionali. 
Da una prima ipotesi, quindi, di un educatore ogni 8 bambini si va ad una riorganizzazione per fasce d’età: dai 6 ai 9 mesi ci sarà un educatore ogni 5 bambini, da 10 a 24 mesi, uno ogni 6, da 25 a 36 mesi, uno ogni 8. I piccoli potranno, quindi, in futuro essere accolti già dai sei mesi anziché dai nove come avviene oggi.  Per il personale ausiliario si passa da 1 a 18 a 1 a 22 mentre per i coordinamenti pedagogici ci sarà un’accentramento con un possibile taglio di ore in proporzione alla presenza di bambini. Dati che fanno dire ai sindacati che gli attuali livelli occupazionali non saranno toccati. 

Altre novità introdotte dal documento, che dovrebbe arrivare a metà dicembre in Giunta, riguardano le settimane di apertura: si passa dalle attuali 52 a 49. Le chiusure verranno decise in autonomia dalle Cooperative. 

Soddisfatti i sindacati che questa sera porteranno buone notizie all’assemblea del personale, convocata per le 18. 
"Stiamo andando pian pianino nella definizione di una vertenza che è complicata. Oggi si è trattato di un incontro interlocutorio – spiega Jean Dondeynaz della Cisl – dove ho percepito una forte apertura nel mantenere i servizi il più possibile vicino agli standard e ai livelli occupazionali attuali". E Natale Dodaro della Uil aggiunge: "I famosi tagli sul personale non ci saranno. Con questa riorganizzazione apriamo finalmente ai bambini di sei mesi e questo secondo noi è un buon passo avanti, così come tutto il discorso di garantire ai servizi una maggiore flessibilità". 

Per il futuro la sfida sarà, spiega Igor de Belli della Cgil "di andare a definire, così come già avvenuto per le microcomunità il costo unitario del servizio. Oggi abbiamo degli asili nido che hanno dei costi troppo diversi fra loro."

Sulla riorganizzazione del servizio interviene anche la minoranza che, con Uvp si era fatta promotrice di un riunione specifica in V commissione. I progressisti con Laurent Viérin annunciano su Twitter la presentazione di un emendamento al Bilancio che chiede il rifinanziamento del settore mentre il Pd con Jean-Pierre Guichardaz chiede alla Giunta di "reperire risorse nel bilancio regionale da allocare al sostegno e al potenziamento dei servizi ai cittadini, in quanto funzionali alla qualità della vita e alle potenzialità di sviluppo economico della nostra regione".

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