Basta un cellulare per abbattere costi e migliorare servizi sanitari in montagna

L'Usl con Vodafone ha avviato una sperimentazione che interesserà il monitoraggio farmacologico per la terapia anticoagulante orale e il sistema infermieristico territoriale. Le due innovazioni permetteranno di superare svantaggi legati al territorio.
da sx Alessandra Saita (responsabile rapporti istituzionali nord ovest Vodafone Italia); Carlo Poti (direttore area territoriale Usl VdA); Clemente Ponzetti (direttore sanitario Usl VdA); Albert Lanièce (assessore regionale Saità, Salute e Politiche sociali)
Società

Per abbattere i costi (calcolati in un più 20/25%) e gli svantaggi legati ad un territorio montano, il sistema sanitario valdostano ricorre alla tecnologia. L’Azienda Usl in accordo con Vodafone Italia ha avviato una sperimentazione che interesserà il monitoraggio farmacologico per la terapia anticoagulante orale e il sistema infermieristico territoriale.

In particolare nei prossimi mesi dieci pazienti che seguono una terapia anticoagulante verranno dotati di un coagulometro, uno strumento che consente di effettuare in autonomia un test del sangue, e di un palmare personale grazie ai quali potranno comunicare con il computer del proprio medico che è in grado di generare contemporaneamente una terapia. Inoltre per aumentare la comunicazione fra il medico e il paziente, quest’ultimo avrà a disposizione sul proprio televisore un sistema per inviare altre informazioni al proprio medico tramite un questionario.

Ma come ricordato non è questo l’unico servizio che si informatizza. Sarà infatti oggetto di sperimentazione nei prossimi mesi anche il servizio infermieristico territoriale e in particolare le prestazioni operative da questo reso. L’Azienda Usl e la Vodafone doteranno gli infermieri del territorio di un palmare collegato in rete all’ospedale grazie al quale i piani di lavoro settimanali verranno meglio pianificati e le prestazioni più efficacemente rendicontate. Sul palmare l’infermiere troverà informazioni sui pazienti e sulle terapie, indicazioni logistiche su come raggiungere il domicilio e inoltre potrà segnalare l’inizio e la fine della prestazione.

“Questi due progetti –
ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative, Albert Laniècevanno a toccare direttamente l’utenza e permettono da una parte di evitare inutili spostamenti al paziente e dall’altra di migliorare la pianificazione e la valutazione del lavoro infermieristico sul territorio”.

“Con questa sperimentazione – ha aggiunto Clemente Ponzetti, direttore sanitario dell’Azienda Usl Valle d’Aosta – l’azienda vuole testare l’efficacia di nuovi modelli di comunicazione tra utenti e strutture sanitarie che sappiano ridurre la necessità di accessi diretti ai luoghi di erogazione delle prestazioni sanitarie.”

“Le tecnologie possono essere messe al servizio di funzioni socialmente utili – ha concluso Alessandra Saitta di Vodafone Italia – e da sempre la Vodafone è attenta a questa tematica.”

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