Donnas è stata la partenza di un viaggio, Saint-Marcel la seconda tappa di un tour che di qui a ottobre porterà reines e appassionati un po’ dappertutto in Valle d’Aosta. Arrivare alla Regionale è come disputare una corsa ciclistica a tappe: come succede al Giro d’Italia e al Tour de France, non tutte le giornate sono uguali alle altre.
In sella ad una bicicletta si possono affrontare frazioni in salita e altre a cronometro, si può attendere ineluttabilmente lo sprint finale oppure provare a sorprendere tutti da lontano. Pure nelle reines c’è un ragionamento simile: e se nel ciclismo la spauracchio sono le tappe che presentano arrivi in salita e dislivelli da paura, nei combats le eliminatorie che si disputano all’Envers hanno inevitabilmente un sapore diverso dalle altre.
Il rendez-vous di ieri a Saint-Marcel era, geograficamente parlando, al limite dell’Envers delle reines, che contempla i Comuni che vanno da Jovençan a Brissogne. Attenzione, anche Saint-Marcel ha la sua tradizione consolidata, ma sfogliando gli albi d’oro di oltre sessant’anni di batailles è facile capire perché questo piccolo spaccato geografico della Valle d’Aosta sia considerato (a giusto titolo) il cuore battente di questa passione.
Bosquets principale ad Antey
Insomma, a Saint-Marcel non si scherza. C’è chi nella piccola arena di Lillaz – a metà strada tra il campo sportivo e l’autostrada – ha visto nascere fior di regine. Il presidente dei combats Roberto Bonin spesso e volentieri ha portato a casa trofei da questa eliminatoria, qualificando per le finali regionali bovine capaci poi di primeggiare anche alla Croix-Noire. Siamo al confine Est dell’Envers delle reines, ma la passione e l’alto livello si sentono eccome.
Al termine di una premessa assai lunga, però, è giusto sottolineare come nel primo peso domenica 27 marzo abbia vinto una regina che arriva da Antey-Saint-André. Eh sì, tra le 23 protagoniste over 570 chili il successo è andato a Tigre di Ugo Dejanaz, che insieme a Michele Bionaz è stato l’unico allevatore capace – in quest’ultima domenica di marzo – di qualificare due regine per la Regionale. Dejanaz, però, a Saint-Marcel era arrivato con due sole regine, mentre Michele Bionaz ne aveva iscritte quattro: per l’allevatore di Antey, obiettivamente, è stata una giornata da ricordare, perché il 100% delle qualificazioni è un risultato difficile da pronosticare.
E allora addio a tutti i bei discorsi sulle radici delle reines che si diramano tra Jovençan, Gressan, Charvensod, Pollein e Brissogne. Vince una regina di Antey, peraltro alla sua prima partecipazione ai combats. Classico colpo di fortuna, direbbe qualcuno. Ma qui la fortuna centra poco: Tigre da cinque anni è reina dell’alpeggio di Francou, tra Châtillon e Antey, e i suoi proprietari l’hanno portata in campo al momento più opportuno. In finale Tigre si è permessa di allontanare Rigotta di Thierry Rosset, già qualificatasi al Col de Joux nel 2019 (nel secondo peso) e l’anno scorso nella sua Brissogne. Sul podio pure Fortuna del giovane allevatore di Rhemes-Saint-Georges Simon Pariset e Veleno di Anselmo Chabloz, entrambe alla loro prima qualificazione.
Michele Bionaz, il guru delle reines
La prima categoria, soprattutto in primavera, lascia il tempo che trova a livello di numeri. In seconda – tra i 520 e i 570 chili – solitamente si nasconde qualche insidia in più. Tra le 40 bovine di questo peso ha vinto Gitane di Michele Bionaz, uno degli uomini simbolo del circuito. Se la settimana scorsa si parlava della taverna di Piero Busso di Donnas che dire dell’ingresso della stalla dei Bionaz a Neyran di Brissogne, costellato (è proprio il caso di dirlo) di bosquets? L’ultimo è quello di Gitane, che l’autunno scorso nella sua Brissogne aveva fatto le prove per questo successo: Michele Bionaz non aveva esultato per il terzo posto di qualche mese fa e non l’ha fatto nemmeno per il successo di ieri. Un sorriso basta e avanza, perché uno come lui le emozioni le gestisce da dentro e raramente le condivide con il pubblico. Per lui la festa è un qualcosa di intimo. In finale la sua Gitane ha sconfitto Bregande di Gildo Bonin, altro nome cult delle reines. Breganda era alla sua prima uscita nel mondo dei combats, mentre Manhattan di Ugo Dejanaz e Briga di Gianni Champion – semifinaliste – hanno conquistato il loro primo pass per la Regionale.
Infine il terzo peso, con 43 bovine regolate da Insula di Davide Pierin di Nus, regina che gli appassionati avevano imparato a conoscere all’interregionale del 2019, quando concluse il suo percorso ai quarti di finale. Insula tornerà alla Croix-Noire a distanza di tre anni, sognando di fare un po’ di strada in più. Insieme a lei sono attese per la prima volta ad Aosta a fine ottobre pure Reinetta di Michele Bionaz, Bolaille di Neal Gerbelle e Mourina di Henry Tutel, rispettivamente finalista e semifinaliste del concorso di Saint-Marcel.
Le reines, adesso, si prendono un fine settimana di riposo: il recupero della Fiera di Sant’Orso val bene uno stop nel calendario, che ripartirà la domenica successiva – 10 aprile – da Pompiod di Jovençan. A quel punto saremo davvero in primavera e – se il discorso geografico dell’inizio vale ancora qualcosa – saremo davvero al centro del cuore battente dei combats.
I RISULTATI
Prima categoria (23 iscritte)
- Tigre di Ugo Dejanaz di Antey-Saint-André (650 chili)
- Rigotta di Thierry Rosset di Brissogne (658 chili)
- Fortuna di Simon Pariset di Rhemes-Saint-Georges (645 chili)
- Veleno di Anselmo Chabloz di Quart (640 chili)
Seconda categoria (40 iscritte)
- Gitane di Michele Bionaz di Brissogne (568 chili)
- Breganda di Gildo Bonin di Gressan (550 chili)
- Manhattan di Ugo Dejanaz di Antey-Saint-André (560 chili)
- Briga di Gianni Champion di Saint-Marcel (550 chili)
Terza categoria (41 iscritte)
- Insula di Davide Pierin di Nus (510 chili)
- Reinetta di Michele Bionaz di Brissogne (517 chili)
- Bolaille di Neal Gerbelle di Valgrisenche (517 chili)
- Mourina di Henry Tutelle di Saint-Marcel (514 chili)