Accogliamo con piacere la risoluzione approvata in consiglio che impegna la Regione Valle d’Aosta a operare, anche con fondi europei, alla valorizzazione delle miniere di Cogne. Peccato che al punto 7 della delibera 2042 citata, si parli chiaramente di cancellazione del vincolo minerario e del sito denominato Miniere di Cogne. Peccato anche che, in questa risoluzione, non vi sia alcun cenno al trenino del Drinc, che invece verrà smantellato, nonostante la richiesta di quasi settecento residenti, su novecento-mille votanti, cosa che riteniamo un atto assolutamente deprecabile.
Siamo certi che la petizione sarebbe stata firmata all’unanimità, se a quella parte di cogneins che non hanno firmato, fosse chiaro che la morte della ferrovia storica del Drinc, non comporta il sorgere di una mirabolante funivia come loro auspicano. Significa al contrario solo la perdita di un bene comune prezioso, nel suo valore storico e culturale, nel potenziale turistico ed economico e in quanto seconda via d’accesso in caso di calamità naturali. Coloro che non si sono battuti, come noi, per difendere questo bene, purtroppo se ne pentiranno in futuro, quando non l’avranno più.
Il Comitato spontaneo per la difesa del bacino minerario di Cogne e della ferrovia del Drinc