Sono stati eliminati tutti i vincoli e restrizioni nella movimentazione dei bovini e degli ovi-caprini in Valle d’Aosta, attivati la scorsa settimana per contenere la diffusione del virus della Blue Tongue – BTV (febbre catarrale degli ovini) sul territorio regionale alla luce della presenza di un focolaio determinatosi nei dintorni di Bergamo. A darne notizia gli Assessorati all'Agricoltura e alla Sanità.
"Il lavoro congiunto e coordinato tra Assessorati ha permesso agli allevatori valdostani di poter continuare a svolgere, in modo sicuro e scevro da vincoli, il loro lavoro all’interno della Regione, oltre a permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni dedicate al bestiame. Sono in atto inoltre valutazioni per operare sempre meglio e per continuare a garantire su tutto il territorio regionale sorveglianza e controlli al fine di mantenere indenne la Valle d’Aosta da questa malattie" spiega una nota.
A seguito della conferma di infezione da parte del Centro di Referenza Nazionale per la BTV, l’area in cui ha sede l’azienda bergamasca riscontrata positiva, è stata dichiarata infetta, con un raggio di 20 km, all’interno dei quali è stato vietato qualsiasi movimento di animali in entrata o in uscita. Una ventina di comuni della media e bassa Valle erano stati inseriti in una area di sorveglianza all’interno di una zona definita di restrizione, pur in assenza di malattia e in presenza di una sorveglianza costante sugli animali e sui vettori e che ha consentito alla Regione di restare sinora indenne da tale malattia.
All’interno della Regione non ci siano più vincoli di restrizione nella movimentazione dei bovini e degli ovi-caprini ma per quanto riguarda gli scambi in entrata tra la Valle d’Aosta e una parte del Piemonte e altre regioni italiane, vigono le restrizioni disposte dai servizi ministeriali a cui i soggetti devono rigorosamente attenersi.
La Blue Tongue che non colpisce l’uomo ed è da sempre considerata patologia esclusiva dei ruminanti, è una malattia infettiva, non contagiosa e il suo nome deriva dalla “cianosi della mucosa linguale” osservata negli animali colpiti in modo più grave. Agente eziologico è un virus che si trasmette attraverso le punture dei moscerini ematofagi del genere Culicoides. Le elevate temperature serali e le forti precipitazioni alla fine dell'estate tendono ad aumentare l'attività dei vettori (che è massima nella tarda estate primo autunno), quindi la trasmissione della malattia.