“Siamo finalmente a buon punto”. Con queste parole il Vescovo, monsignor Franco Lovignana, ha commentato l’avanzamento dei lavori della Casa della Carità, al termine della presentazione della Lettera pastorale. Il cantiere, aperto nel 2020 per la ristrutturazione dell’ex prevostura della cattedrale di Aosta, ospiterà numerosi i servizi della Caritas diocesana. La conclusione era prevista nel 2022, ma i ritrovamenti archeologici rinvenuti durante gli scavi hanno allungato i tempi. “La speranza – ha spiegato il Vescovo – è riuscire a terminare i lavori e aprire la Casa per l’inizio del prossimo anno pastorale”.
L’interno della struttura è praticamente completato, mentre restano ancora da realizzare le parti esterne, in particolare le aree vicine ai due campanili e all’abside della cattedrale oggetto di lavori.

La Casa della Carità raccoglierà in un unico luogo i principali servizi della Caritas: la mensa, il centro di ascolto, il servizio docce, gli spazi per l’accoglienza temporanea e un ambulatorio medico. “Garantirà finalmente un’accoglienza dignitosa – ha spiegato Lovignana –. Le persone non dovranno più aspettare in strada come accade ora davanti alla mensa. Quella nuova sarà anche più grande e disposta su due piani”.
L’opera è stata possibile grazie alle offerte raccolte, a fondi e all’8 per mille destinato alla Chiesa cattolica. “Abbiamo ricevuto tante offerte – ha ricordato il Vescovo – e tutti saranno ringraziati, anche i contributi più piccoli sono stati preziosi”.
La Casa avrà un portone di ingresso accessibile a tutti, situato accanto alla cattedrale, di fronte al Vescovado.