“C’è sempre una porta per tutti”, quando lo sport diventa inclusione sociale

L'iniziativa, ideata da Paul Pellissier - in onore del fratello Jean - e patrocinata dal CONI - Comitato Regionale Valle d'Aosta, è stata presentata sabato 23 novembre al Bar Duetto di Saint-Vincent.
Paul Pellissier e Jean Dondeynaz foto Alice Dufour
Società

Mens sana in corpore sano. È uno dei tanti obiettivi perseguiti dall’iniziativa “C’è sempre una porta per tutti”, presentata sabato 23 novembre al Bar Duetto di Saint-Vincent.

Sport, ambiente ed economia confluiscono in un unico progetto: quello ideato da Paul Pellissier come “tributo in onore di Jean – fratello gemello – che un anno fa ha scelto di cambiare strada”. L’iniziativa prevede, nel corso della primavera 2025, un’amichevole di calcio tra l’ASD Saint-Vincent – Châtillon e i rappresentanti valdostani di 12 sport. Tra le azioni concrete del progetto vi sono interventi nelle scuole e collaborazioni con istituzioni e associazioni.

Lo sport come strumento di inclusione sociale

“Sviluppare una formazione di giovanili orientata alla multidisciplinarietà” – spiega Paul Pellissier – è una delle finalità del progetto. “Una multidisciplinarietà in grado di promuovere la capacità di adattarsi”. Grazie a “C’è sempre una porta per tutti”, lo sport diventa, soprattutto per i più giovani, uno strumento di prevenzione e inclusione sociale. Lo può confermare lo skyrunner Bruno Brunod che afferma “credo nello sport e negli eventi sociali. Ero un solitario e lo sport mi ha aiutato molto”. Il corridore è tra i primi sostenitori dell’iniziativa, insieme a lui anche Dennis Brunod, altro personaggio di spicco dello sport valdostano oltre che consigliere regionale. “Questo evento metterà in luce l’impegno innovativo delle società sportive verso la crescita dei giovani in un contesto multidisciplinare e di coesione” conclude Pellissier, che in passato è stato un pilota di motomondiale.

Il sostegno delle istituzioni che credono nello sport

La sinergia tra privati, istituzioni e associazioni sportive è fondamentale per un rilancio del territorio che tenga conto delle tante sfaccettature sociali, ambientali, economiche e delle possibili innovazioni in questi campi. Una sinergia che è stata al centro dell’evento sociale di presentazione dell’iniziativa “C’è sempre una porta per tutti”, patrocinata dal CONI – Comitato Regionale Valle d’Aosta.

“Questi progetti fanno del bene alla comunità e allo sport” afferma Jean Dondeynaz, Presidente del CONI, ribadendo l’importanza della multidisciplinarietà in ambito sportivo. “Lo sport fa stare insieme tutte le generazioni e tutte le classi sociali, questo è un valore aggiunto” evidenzia Dondeynaz.

“Dopo la famiglia e la scuola, lo sport è il terzo pilastro della nostra società” spiega Giulio Grosjacques, Assessore regionale a Turismo, Sport e Commercio. “Siamo una regione inclusiva e accessibile. L’unica in Italia dove il calcio non è il primo sport. Cerchiamo di avvicinare anche le persone con disabilità allo sport, alle nostre piste da sci”.

Presente anche l’amministrazione di Saint-Vincent. “Questa amministrazione comunale crede nello sport” dice la Vice Sindaca Maura Susanna. “Ne sono un esempio gli investimenti fatti sui numerosi impianti sportivi che abbiamo sul territorio. Riapriremo il Col de Joux, cercando di coniugare sci e bike”. E, rispetto alla funzione sociale dello sport, aggiunge “crediamo che lo sport sia uno dei migliori deterrenti per uscire dall’isolamento e dia l’opportunità di evitare situazioni di disagio dove tanti ragazzi, se non aiutati, purtroppo possono cadere”. In conclusione, la Vice Sindaca ringrazia Don Lorenzo Sacchi, parroco di Saint-Vincent, per il suo importante contributo attraverso le attività inclusive dell’Oratorio.

 

Il connubio tra eventi sportivi, comunità e territorio

Con l’iniziativa “C’è sempre una porta per tutti” eventi sportivi, comunità e territorio si uniscono. Nel corso della presentazione è emersa la necessità di dedicarsi alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica – possibile attraverso un sistema di economia circolare e strategie di marketing ed investimenti sull’innovazione grazie al connubio tra eventi sportivi e turismo – e l’importanza del valore sociale e sanitario dello sport sull’educazione dei più giovani.

Paul Pellissier invita a “pensare a Saint-Vincent come porto di transizione economica, sociale e turistica affinché eventi e aziende possano supportarsi a vicenda”

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