Cena di solidarietà, consegnata la borsa di studio in memoria di Silvia Deiana

Circa 180 persone hanno partecipato alla cena di solidarietà organizzata dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e dall’Institut Agricole Régional. Il ricavato sarà destinato alle associazioni VIOLA e Barbara&Co., da anni impegnate nel sostegno delle pazienti oncologiche.
Monica con Silvia Guichardaz Cena di solidarietà Fondazione Comunitaria VdA Foto Alice Dufour
Società

È quando il dolore si trasforma in speranza per il futuro che torna il sereno. A quattro anni dalla scomparsa di Silvia Deiana, un’altra Silvia (Guichardaz, ndr) ha ricevuto una borsa di studio del valore di tremila euro grazie al fondo memoriale intitolato alla dottoressa, medica di famiglia. La consegna ‘simbolica’ è avvenuta ieri sera, martedì 10 giugno, al termine della cena di solidarietà organizzata dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e dall’Institut Agricole Régional. Un momento toccante, tra lacrime e sorrisi. Primo fra tutti quello di Silvia, in primo piano nel video di presentazione del fondo, istituito da familiari e amici, in sua memoria.

Silvia Deiana Laurea in Medicina e Chirurgia
Silvia Deiana Laurea in Medicina e Chirurgia

Questa borsa di studio è una mano che Silvia mi tende, mi ispira e mi sprona ad andare avanti per affrontare questo lungo percorso” dice Guichardaz, studentessa valdostana iscritta al primo anno di Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Messina. “Spero di diventare una brava medica, come lo era lei. Le dedico questo mio percorso di studi sperando di riuscire a seguire le sue orme. Provando le stesse emozioni, le stesse fatiche, ma anche la stessa voglia di mettersi in gioco”. E le parole cedono il posto all’abbraccio tra Monica, mamma di Deiana, e Guichardaz.

Anche il presidente dell’Ordine dei Medici della Valle d’Aosta, Roberto Rosset, interviene per ribadire che la medicina ha il ruolo di “accompagnare le persone e salvare vite”. Cosa che Silvia ha fatto fino all’ultimo. Come ricorda il Presidente, “Silvia ha donato i suoi organi. Oggi, quattro persone vivono grazie a questo atto estremo di amore concesso dalla famiglia”.

Cena di solidarietà: il ricavato a favore delle associazioni VIOLA e Barbara&Co

Circa 180 persone hanno preso parte alla cena di solidarietà, ospitata dall’Institut Agricole Régional. Il ricavato, tra gli 8 e i 9 mila euro, sarà destinato a favore delle associazioni VIOLA e Barbara&Co., da anni impegnate nel sostegno delle pazienti oncologiche e delle loro famiglie.

“Mio figlio ha trascorso qui allo Iar cinque anni meravigliosi proprio quando ho iniziato il mio percorso di chemioterapia. I professori e tutto lo staff sono stati vicini a me e alla mia famiglia” racconta Barbara Biasia, presidente dell’associazione Barbara&Co. “Non smetterò mai di ringraziarli. E dunque, questa è stata la mia seconda casa. Come l’ospedale”. Per concludere, aggiunge “ricordatevi la prevenzione. Se non l‘avessi fatta, oggi non sarei qui”.

VIOLA e Barbara&Co. sposano la stessa causa: “aiutare le pazienti oncologiche”. “Barbara&Co. lo fa materialmente, mentre VIOLA attraverso dei servizi alla persona (ad esempio, la psicologa, la fornitura di parrucche e bandane)”. VIOLA investirà parte del ricavato in servizi già attivi, mentre Barbara&Co. ha intenzione di organizzare un corso di lavorazione del raku. “Vorrei farlo per quelle donne che durante la chemioterapia hanno perso la sensibilità delle mani” spiega Barbara Biasia. “Oltre a essere uno svago, le attività manuali di questo laboratorio – che prevede una tecnica di costruzione e di cottura giapponese per la realizzazione di una tazza di tè – portano benefici”.

Dalla sua nascita a oggi, la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta ha distribuito sul territorio valdostano circa 4 milioni di euro

Durante la serata, spazio ai numeri della Fondazione comunitaria, definita dal suo presidente, Pietro Passerin d’Entrèves, “punto di riferimento in Valle d’Aosta nell’ambito del terzo settore”.

“Nel 2024 – illustra Patrik Vesan, segretario generale della Fondazione – abbiamo realizzato 35 progetti e stimato 2.500 beneficiari raggiunti. È stata attivata una rete con circa 90 soggetti, privati e pubblici. Sono stati erogati quasi 700 mila euro e raccolti più di un milione di euro. Dalla sua nascita a oggi la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta ha distribuito sul territorio valdostano circa 4 milioni di euro grazie alle donazioni raccolte e ai fondi pubblici assegnati a seguito di bandi competitivi”. Vesan ricorda infine che “la Fondazione non riceve sovvenzioni pubbliche per il suo funzionamento”.

Chef Danilo Salerno ai fornelli per un menu che valorizza le eccellenze del territorio

Dall’aperitivo di benvenuto delle 18.30 al dessert. Con intermezzi musicali a cura dell’Ensemble Cordeconleforme. Un completo menu a buffet, ideato dallo chef Agostino Buillas del Caffè Quinson, poi rivisto ed eseguito a regola d’arte dai cuochi e dagli allievi dello Iar, coordinati dallo chef Danilo Salerno. A servire i piatti c’erano anche i ragazzi de “Il Cielo in una pentola“. La cena di solidarietà è stata preceduta dalla visita alle vigne e alla cantina “Joseph Vaudan”, dove per celebrare i cent’anni del canonico, pioniere della viticoltura, si è brindato con Le Centenaire. Grazie all’evento è stato possibile sostenere concretamente progetti di solidarietà e assaporare le eccellenze gastronomiche della regione.

A unire territorio, formazione e solidarietà in un’ottica di crescita condivisa è anche l’iniziativa “Mon Courtì”. L’orto socio-didattico, frutto di una co-progettazione con enti del terzo settore e con la Regione autonoma Valle d’Aosta, sarà inaugurato il prossimo 3 luglio, alle ore 17.45, a Sarre, in frazione La Remise.

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