Chiusura “Il Cortile”, Sorbara annuncia bando regionale aperto al volontariato

Il 31 dicembre prossimo la struttura rivolta alle famiglie chiuderà. Nel 2013 bando regionale per la gestione, aperto al mondo del volontariato e alle cooperative sociali. Incognita però per la sede.
Società

Il centro per le famiglie “Il Cortile” di Via Monte Pasubio chiuderà il 31 dicembre 2012. La notizia ormai è ufficiale ed improrogabile. L’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta Marco Sorbara ha incontrato direttamente stasera, alle 17,30 le famiglie che usufruiscono dei servizi del centro a gestione comunale per fare luce sul futuro stesso del “Cortile”, un futuro già segnato che infonde nei fruitori non poche preoccupazioni e perplessità.

Il centro, quindi, verrà chiuso con l’anno nuovo. Diversi sono infatti i problemi che lo circondano, a cominciare da quello delle risorse economiche: “Come assessorato abbiamo dovuto fare delle scelte oculate riguardanti i tagli impostici dalla legge di stabilità. Abbiamo scelto come priorità il sostegno agli anziani non toccando i loro servizi. Mi piacerebbe ci fossero i fondi per mantenere tutti i nostri servizi, ma al momento è impossibile. “Il Cortile” comunque non finirà semplicemente chiuso: apriremo un bando nei primi due mesi del 2013 che coinvolgerà associazioni di volontariato e cooperative sociali che potranno mettere al più presto a disposizione degli utenti alcuni locali, alcuni dipendenti ed il loro stesso know-how. Il futuro “Cortile” non sarà più a gestione comunale ma regionale, utilizzando tutte le risorse presenti sul territorio”.

Punto fondamentale è la scelta della nuova, ipotetica location: “Dal primo gennaio contavo di avere la sede del dormitorio pubblico di Via Stevenin (vicino alla Tour Bramafam) vuota, ma nel frattempo molti imprevisti hanno reso l’operazione impossibile, quella sarebbe dovuta essere la nuova sede de “Il Cortile””.

E non hanno certo nascosto la propria preoccupazione i genitori fruitori della struttura, e senza disdegnare a tratti una certa vis polemica. Sono difatti diversi e di diversa natura gli input toccati dalle famiglie. Dal reclamo relativo ad uno scarso tempismo delle istituzioni nell’annuncio di chiusura della struttura ad un appunto piccato riguardo la gestione delle risorse: “Siamo sicuri che “Il Cortile” sia uno degli elementi più sacrificabili, mentre l’amministrazione spende tantissimi soldi in iniziative inutili?”.
Qualche polemica anche sulla possibilità di un bando che coinvolga associazioni di volontariato e cooperative sociali. La paura fondamentale è quella di perdere, assieme allo spazio del “Cortile”, anche una certa libertà e tutela: “Il Cortile – chiede una signora all’Assessore – è sempre stato uno spazio laico aperto a tutti. Come si può essere sicuri che le diverse associazioni, soprattutto quelle a matrice religiosa, continueranno a rispettare lo spirito neutrale ed accogliente di questa struttura?”.
 

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