Sono cinquemila i ciondoli realizzati per la 1025esima Fiera di Sant’Orso, pronti per essere acquistati, indossati e collezionati. Da sempre simboli della tradizione valdostana, i ciondoli delle edizioni passate hanno rappresentato oggetti come cesoie da potatura, stampi da burro e galletti, tutti realizzati rigorosamente in legno. Quest’anno, però, si introduce una novità: il cuoio, protagonista del ciondolo a forma di “sapèi”, calzatura tipica valdostana aperta sul retro, simile a degli zoccoli estivi, un tempo utilizzati dalle donne in casa o nell’orto. A realizzarli in miniatura, l’artigiano Aldo Andres Villegas Castiglioni, proprietario dell’atelier di pelletteria artigianale Le Cuir d’Andres, con sede a Saint-Pierre.
Villegas Castiglioni lavora il cuoio dal 2008, creando borse, portafogli, cinture e altri oggetti e accessori. Per la Fiera di Sant’Orso ha messo tutto da parte per dedicarsi esclusivamente alla produzione dei cinquemila ciondoli, un lavoro che ha richiesto mesi di impegno, circa 200 giorni, e molto materiale: 25mila chiodini, 5mila lacci in cuoio, 5mila suole in legno e 5mila piccole tomaie.
“L’idea ce l’avevo già da tempo, ma non me la sentivo. Sapevo che sarebbe stato un impegno enorme, sia in termini di tempo che di materiali. Poi, però, mi sono convinto, ne ho discusso con la Regione e quest’anno è arrivata la mia occasione” racconta Villegas Castiglioni. “Ho iniziato a progettare il ciondolo a giugno, durante le vacanze estive. Pensavo già alla Fiera di Sant’Orso mentre ero al mare”. In autunno ha chiuso il suo atelier al pubblico per concentrarsi interamente sulla produzione dei ciondoli, lavorando senza sosta fino alla loro realizzazione definitiva.
Ogni ciondolo è un pezzo unico, realizzato a mano. “Finalmente si torna ad avere un ciondolo come una volta. Ognuno ha una forma leggermente diversa, non sono realizzati in serie, perciò nessuno è uguale all’altro” spiega l’artigiano. La base in legno è stata realizzata da Peter Troyer, mentre Villegas Castiglioni ha lavorato al resto. Per mesi si è dedicato a incollare la parte in cuoio sopra le suole e a inserire i 25mila chiodini (cinque per ogni ciondolo), assemblando ogni singolo pezzo. Tra questi, alcuni modelli presentano una finitura liscia, altri conservano il pelo, per un effetto più tradizionale.
I ciondoli possono essere acquistati all’Atelier des Métiers, in Piazza Chanoux, nello stand dell’artigiano, e nella postazione vicino al punto informativo all’Arco d’Augusto. Lungo il percorso sono presenti anche sei grandi sapèi, realizzati appositamente per la caccia al tesoro di Aostasera. Questi sei sono stati nascosti tra i banchi e le vetrine dell’intero percorso della Fiera, la sfida è riuscire trovarli e fotografarli tutti.