Nel 2024 il CoReCom Valle d’Aosta ha gestito 101 istanze di conciliazione, la quasi totalità delle quali ha riguardato controversie tra cittadini e i quattro principali operatori di telefonia. Il dato emerge dalla Relazione annuale 2024 del Comitato regionale per le comunicazioni Valle d’Aosta.
In 50 casi, la conciliazione si è conclusa positivamente. I verbali di mancato accordo sono stati nove, così come nove sono state le istanze archiviate e sei quelle state giudicate inammissibili.
I problemi più ricorrenti segnalati al CoReCom riguardano le contestazioni sugli addebiti legati al recesso o all’attivazione di contratti telefonici, centrale tra le cause di controversia tra utenti e gestori.
Stando al report, le istanze si suddividono in 18 conciliazioni semplificate, 68 conciliazioni in udienza o negoziazione diretta, 5 istanze di definizione e 10 provvedimenti temporanei.
Negli ultimi anni – si legge ancora nel documento del CoReCom – si registra un calo delle pratiche di conciliazione presentate attraverso la piattaforma digitale ConciliaWeb. Tra le principali cause di questa diminuzione, viene indicata una maggiore consapevolezza degli utenti riguardo ai propri diritti e alle modalità di risoluzione delle controversie. Di fatto, le campagne informative e l’accesso a risorse online hanno reso i consumatori più autonomi nella gestione dei disservizi, riducendo la necessità di ricorrere alla conciliazione formale.
Anche gli operatori di telecomunicazioni, sempre secondo la relazione del Comitato, hanno migliorato i propri servizi di assistenza e ottimizzato le procedure interne, ottenendo in questo modo risposte più rapide ed efficaci. Non solo, dal momento che emerge anche come la risoluzione dei problemi tramite call center abbia contribuito a ridurre il numero di casi che richiedono l’intervento dei conciliatori del CoReCom.
Per quanto riguarda il 2024, il report sottolinea il risultato positivo ottenuto dalla struttura operativa del CoReCom sulla durata media dei procedimenti conciliativi. Oltre il 95 per cento delle istanze, infatti, è stato lavorato entro 30 giorni, in linea con la normativa. Il restante 5 per cento, su richiesta delle parti, è stato gestito comunque entro 60 giorni.