In attesa del via libera da parte del Comune di Aosta, il condominio della discordia all’Arco d’Augusto approda in Consiglio regionale. A sollevare critiche e perplessità è la consigliera regionale Erika Guichardaz.
“Si fanno delle storie per l’apertura di una finestra in centro storico, mentre invece possiamo fare un palazzo vista mare di fronte all’Arco di Augusto” scandisce in aula la consigliera di Pcp, ricostruendo i pareri positivi dati dalla Soprintendenza. “Ha reputato sufficientemente compatitile il progetto, ma con diverse prescrizioni”, mentre la Commissione edilizia del Comune, che per due volte ha bocciato il progetto, “ha segnalato diverse criticità”.
“Come questo condominio possa armonizzarsi con il centro storio è per noi difficile da capire” evidenzia Guichardaz. “In più ci sembra di aver capito come quegli ampi terrazzi” previsti nella nuova costruzione “già contestati nel primo parere vengano mantenuti. Esiste poi la questione del decumano, sul quale la commissione edilizia aveva fatto delle proposte che non sono state prese in considerazione dai progettisti”.
L’iniziativa portata in aula dalla consigliera di Pcp chiedeva all’Assessore l’esistenza di analogie fra il progetto dell’Arco d’Augusto e il condominio di nove piani “The Stone” a Cervinia.
“Un’analogia la si può ravvisare nel grande risalto mediatico che hanno suscitato i due progetti” ha risposto l’Assessore ai Beni culturale Jean-Pierre Guichardaz. “I proponenti però non sono gli stessi”. A Cervinia il progetto, realizzato con lo Studio Peluffo&Partners, è dell’azienda valdostana Vico, mentre ad Aosta il progetto, firmato dallo studio Copaco, è stato presentato dalla società l’Arco d’Augusto srl, che vede le quote di maggioranza in mano alla Bertino Immobiliare (50%).
“Un altro elemento è che entrambi prevedono ampliamenti del 35% del volume ai sensi della legge Casa”.
Diversi invece “i progetti, i contesti urbanistici e edilizi diversi le tempistiche con cui sono stati presentati” ha aggiunto Guichardaz. “Quello dell’Arco d’Augusto insiste sul centro storico e pertanto è soggetto a vincoli archeologici e storici
L’Assessore ha, quindi, spiegato come “per quanto a conoscenza degli uffici il progetto dell’edificio dell’Arco di Augusto è in fase di valutazione da parte del Comune di Aosta, al quale è opportuno rivolgersi per maggiori dettagli. L’autorizzazione della Soprintendenza ai Beni culturali costituisce atto endoprocedimentale finalizzato al rilascio del titolo abilitativo da parte del Comune”.